"Dobbiamo oliare un meccanismo". Dalle intercettazioni allegate alle carte dell'indagine che ieri ha portato all'arresto di 8 persone che puntavano ad ottenere illecitamente i finanziamenti della società controllata dal ministero dell'Economia, emerge come l'organizzazione fosse ben strutturata e nulla era lasciato al caso. "Siamo una squadra meravigliosa", afferma al telefono Ignazio Cozzoli, ex consigliere capitolino ritenuto dagli inquirenti capo del gruppo criminale. Dall'altra parte della cornetta Emanuele Rigante, uno degli arrestati, è entusiasta per "il terzo colpo fatto". Da quanto accertato dagli inquirenti gli arrestati puntavano a una torta di cinque milioni di euro di finanziamenti. Avevano già approntato 11 progetti grazie all'aiuto di Luigi Napoli, dipendente Invitalia (ora sospeso) che forniva notizie 'sensibili' sui bandi e informazioni su come svolgere i colloqui con l'amministrazione pubblica. Parlando al telefono con Napoli, uno degli arrestati assicura: "Poi faremo 50 e 50".