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Istituto unità cinofile: 'Atac non paga. Stop controlli antiterrorismo nella metro di Roma'

'Da un anno senza stipendio'. Società trasporti: 'Garantiremo sicurezza'

FOTO DI ANGELO CARCONI

"A fine mese, a causa dei mancati pagamenti, saremo costretti a sospendere i nostri servizi di sicurezza nelle metro di Roma, compreso quello con le unità cinofile per i controlli antiterrorismo". A parlare è il titolare della società 'Mib security and service', Amedeo Pantanella, che lancia un appello ad Atac, la municipalizzata per i trasporti di Roma Capitale, affinché "paghi gli arretrati di un anno ai dipendenti del servizio di sicurezza".

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La Mib security, consorziata con l'istituto di vigilanza Italpol appaltato da Atac, aveva ottenuto nel 2015 un subappalto per la gestione del servizio con le unità cinofile, addestrate anche per fiutare eventuali ordigni in valigie, zaini e buste. Una 'vigilanza speciale' prevista quotidianamente per 12 ore al giorno, in particolare nelle stazioni della metro a Piazza di Spagna, Termini e Colosseo, considerate 'obiettivi sensibili'. "Dallo scorso anno, precisamente dal novembre 2016, non sono più stati erogati da Atac i fondi necessari per il pagamento degli stipendi dei dipendenti - spiega Pantanella - . Purtroppo così non potremo andare avanti. Eppure proprio Atac aveva voluto fortemente questo servizio: lo scopo era quello di dare un segnale positivo e rassicurante sul fronte della sicurezza al contrasto della criminalità nella metropolitana e riguardo ai rischi della minaccia terroristica. Finora con dei risultati ben visibili. Ma - spiega ancora Pantanella -, come prevede il contratto, l'Italpol potrà pagarci solo se a sua volta sarà pagata da Atac, committente del servizio".

IL TITOLARE: 'COSTRETTI A SOSPENDERE, NON CI PAGANO GLI STIPENDI' (VIDEO)

Atac: 'La sorveglianza nelle stazioni metro sarà comunque assicurata' - "In relazione a notizie di stampa che paventano l'interruzione del servizio di sorveglianza svolto dalle unità cinofile in alcune stazioni metro, Atac precisa che questo è solo uno degli strumenti impiegati quotidianamente dalla Security aziendale per assicurare una cornice di sicurezza agli utenti nelle stazioni della metropolitana. L'eventuale interruzione di questa attività sarà comunque compensata attraverso diverse ed ulteriori azioni finalizzate sempre a garantire l'attuale standard del servizio". Lo comunica, in una nota, l'azienda dei trasporti pubblici della Capitale. Atac precisa che "queste unità cinofile non svolgono compiti di antiterrorismo che per legge spettano ad altre istituzioni". L'azienda sottolinea inoltre che "la società che gestisce questa attività non ha un contratto diretto con Atac spa, ma con l'Ati che fornisce l'intero servizio".

Atac ricorda anche che "il proprio dispositivo di sorveglianza prevede circa 300 turni al giorno di guardie giurate e personale non armato. Questi addetti prestano servizio nelle stazioni della metro e nei siti sensibili. L'attività viene coordinata da tre centrali operative che vengono monitorate tutto il giorno, sette giorni su sette, potendo disporre anche di circa 4.200 telecamere di sorveglianza sul territorio e di altre 450 telecamere attive sui bus Serie Roma e Urban Way". L'azienda conclude, infine, di essere "in costante collegamento con le Forze dell'Ordine, con le quali è stato attivato un proficuo rapporto di collaborazione".

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