Nel Lazio, alla luce della decisione
del governo di prevedere l'obbligatorietà dei vaccini, si
prevede un aumento del numero delle richieste simile al numero
dei bambini al momento fuori dalla copertura, che è, prendendo a
esempio il morbillo cioè la più bassa, all'86%.
Un 14 per cento che ragionevolmente, in massima parte, si
affretterà a vaccinarsi. Ma "la situazione è sotto controllo
perché la Regione si è mossa per tempo", anche se in alcuni
centri potrebbe esserci la necessità di un supporto di
personale. In questo senso sono in corso dei tavoli tecnici per
definire un 'modello' per fare fronte all'aumento degli
afflussi, che comunque, almeno per il momento, non sembra avere
le forme di un 'assalto', perlomeno a Roma. E' quanto
riferiscono due dirigenti della sanità laziale della Asl Roma 1
specializzati in vaccini.
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