Si conclude domenica a Roma il
progetto "Tutti in Gioco", per la cura di alcune disabilità
attraverso lo sport, promosso dalla Fondazione Hopen e dal CSI
con il contributo del Mps di Siena. "Tutti in gioco" ripropone
le attività ludiche e più propriamente di accompagnamento alle
attività sportive "adattate" che gli istruttori del CSI hanno
seguito per i ragazzi (dai 17 a 25 anni) affetti da malattie
genetiche rare, ultrarare e senza nome.
Il progetto è durato un anno e ha coinvolto prevalentemente i
ragazzi affetti da malattie genetiche rare senza nome, nella
disciplina del karate e in una serie di attività all'aria
aperta, in piscina e palestra. "Tutti In Gioco" ha creato
momenti di integrazione e inclusione sociale capaci di apportare
benessere al fisico e alla mente dei ragazzi, per farli
divertire e aggregare le famiglie in una piccola comunità.
All'evento finale del progetto parteciperanno anche il
Presidente della Fondazione Hopen Federico Maspes e il
Presidente del CSI Lazio Daniele Rosini.
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