Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pomezia città fantasma, odori nauseanti

Pomezia città fantasma, odori nauseanti

Nelle farmacie mascherine finite. Centinaia telefonate ai vigili

POMEZIA (ROMA), 06 maggio 2017, 18:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Un odore acre e nauseabondo avvolge a ondate Pomezia, oggi una città 'fantasma' con poche persone in giro e perlopiù coi volti coperti da mascherine. Le farmacie della piccola cittadina a sud di Roma sono state assaltate, tutti a chiedere le mascherine e le scorte ormai sono terminate. "Arriveranno lunedì quando saremo tutti morti intossicati", dice un residnete. Tutta colpa della nube scaturita dall'incendio di ieri della vicina azienda di smistamento di rifiuti, soprattutto plastica e carta. "Alle 5 di mattina l'odore era intollerabile - racconta il titolare di un bar - l'aria era così irrespirabile che ho avuto bruciori di stomaco". Anche al mercato del sabato c'erano meno banchisti "ma soprattutto pochissima gente", dice un commerciante. I netturbini, a cui stamane sono state date mascherine per lavorare confermano di aver finito presto al mercato perché la gente era poca. Tappati in casa gli abitanti di Pomezia hanno tempestato il centralino del comando dei vigili urbani per chiedere informazioni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza