"La Soprintendente farnetica, questo
è un rudere con una proposta di vincolo surreale". Questo il
parere di due consulenti dei proponenti dello stadio della Roma,
durante un sopralluogo all'ippodromo di Tor di Valle da una
delle società coinvolte nel progetto dell'impianto. "Questo
ippodromo può piacere o non piacere ma un dato è
incontrovertibile ovvero che il suo valore è nella funzione e
questa è persa irrimediabilmente, sia che lo stadio si faccia o
meno", dice Roberto Della Seta, ex presidente Legambiente. "Qui
gare di trotto - aggiunge - non se ne faranno più. Quindi la
sovrintendenza sta chiedendo di tutelare un rudere fatto 50 anni
fa. Credo che da questo punto di vista la proposta del vincolo
sia abbastanza surreale". "La Soprintendente - gli fa eco Remo
Calzona, urbanista - avrebbe dovuto disporre un sopralluogo per
verificare lo stato dell'impianto. In queste tribune non ci
trovo nulla di architettonicamente importante. L'impianto non
andrebbe tutelato, è un'opera banale".
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