Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Cure' a malati Sla in centro estetico

'Cure' a malati Sla in centro estetico

Arrestati in sei, proponevano terapie 'miracolose' ma inefficaci

TERNI, 27 settembre 2016, 14:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Proponeva a malati di patologie degenerative come Sla, sclerosi multipla, artrite reumatoide e Parkinson, terapie spacciate come miracolose e alternative alla medicina tradizionale (il protocollo Seven to stand), ma risultate prive di validità scientifica, una presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa smantellata a Terni dalla polizia, che ha arrestato sei persone (uno ai domiciliari).
    In carcere sono finiti un avvocato, che aveva fondato l'associazione "Università popolare Homo&Natura", un farmacista di Rieti il quale avrebbe preparato i farmaci anche con sostanze provenienti dalla Cina, una fisioterapista del centro estetico "Forme di bellezza" di Terni, un medico odontostomatologo direttore sanitario della stessa struttura nella quale veniva applicato il protocollo, e un ingegnere biomedico che si occupava del rifornimento dei farmaci e della divulgazione del programma, prevalentemente su internet.
    Almeno 240 i malati coinvolto ai quali venivano chiesti tra 2 e 4 mila euro.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza