Raffaele Pizza, principale indagato
nell'inchiesta della procura di Roma su una presunta cricca
dedita al riciclaggio, la corruzione e l'influenza di appalti e
nomine, ha rinunciato oggi al giudizio del tribunale del riesame
sulla modifica del suo stato di detenzione. I difensori
dell'indagato, Antonio Villani e Michele Montesoro, hanno
motivato la rinuncia con le attuali condizioni di salute del
loro assistito, ricoverato nel centro clinico del carcere di
Regina Coeli per amnesie transitorie, ed hanno presentato
un'istanza al gip per chiedere di verificare se le condizioni di
Pizza siano compatibili con il regime carcerario. Davanti al
Riesame hanno invece respinto le accuse Alberto Orsini, altra
figura apicale, secondo la procura, del presunto sodalizio
criminale, e Marina Cirocco, moglie dello stesso Orsini. Il
primo ha sostenuto che non sono a lui attribuibili le false
fatture emesse da alcune società legate alla cricca, mentre la
seconda ha negato di aver riciclato denaro. Il tribunale si è
riservato.
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