I genitori di Giulio Regeni, in una
dichiarazione all'ANSA, si dicono "feriti ed amareggiati
dall'ennesimo tentativo di depistaggio da parte delle autorità
egiziane" e "certi della fermezza con la quale saprà reagire il
nostro Governo a questa oltraggiosa messa in scena".
"Siamo feriti ed amareggiati - scrivono - dall'ennesimo
tentativo di depistaggio da parte delle autorità egiziane sulla
barbara uccisione di nostro figlio Giulio che, esattamente due
mesi fa, veniva rapito al Cairo e poi fatto ritrovare cadavere
dopo otto giorni di tortura". "Siamo certi - aggiungono i
genitori di Regeni - della fermezza con la quale saprà reagire
il nostro Governo a questa oltraggiosa messa in scena che
peraltro è costata la vita a cinque persone, così come sappiamo
che le istituzioni, la nostra procura ed i singoli cittadini non
ci lasceranno soli a chiedere ed esigere verità".
"Lo si deve non solo a Giulio - concludono - ma alla dignità
di questo Paese".
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