Sui cadaveri di Piano e Failla, i tecnici
italiani uccisi, è stata effettuata oggi in Libia l'autopsia
nonostante la famiglia avesse chiesto fosse fatta in Italia. Lo
ha reso noto l'avvocato della famiglia Failla. La "drammatica
verità", ha sostenuto, è che "si è trattato di un'autopsia vera
e propria" e non un esame cadaverico esterno, secondo quelli che
sembravano gli accordi. Autopsia durante la quale, ha aggiunto
il legale, sarebbero stati addirittura prelevati i proiettili.
"Ci è stato detto dai familiari di Piano - ha aggiunto la figlia
Erica - che la Farnesina ha riferito loro che sono stati
costretti a dargli i corpi per l'autopsia perché hanno puntato
le armi alla testa dei rappresentanti italiani che sono
attualmente in Libia".
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