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Omicidio Roma: morto per sevizie, colpo cuore non fatale

Foffo, non sono predatore sessuale.Notte abbracciati dopo orrore

Un omicidio che si concentra in nove ore: dalla mezzanotte di giovedì 3 marzo alle 9:30 di venerdì 4. In quel lasso di tempo si racchiude l'orrore e il movente dell'omicidio di Luca Varani. Ne sono certi gli inquirenti della Procura di Roma che stanno cercando di ricostruire in modo capillare cosa sia avvenuto tra Manuel Foffo e Marco Prato nell'appartamento al Collatino. Oggi nuovo colpo di scena, con la richiesta avanzata da Foffo di farsi nuovamente interrogare dal pm Francesco Scavo. Un nuovo confronto, durato alcune ore nel carcere di Regina Coeli, durante il quale Foffo ha voluto prendere le distanze da Prato. "Lui ha detto bugie - ha spiegato -, ha raccontato falsità sul mio ruolo. Io non sono omosessuale, ho le mie perversioni ma non sono predatore sessuale, non sono uno stupratore". Il giovane, accusato dell'omicidio di Luca Varani assieme a Marco Prato, ha chiesto di essere nuovamente ascoltato dal titolare dell'inchiesta per ribadire la sua versione dei fatti. La decisione di "fare del male a qualcuno" si sarebbe palesata nella mente dei due killer, secondo quando sostiene Foffo, nella serata di giovedì 3 marzo. In base a quanto accertato dagli inquirenti, intanto, la coltellata che ha trafitto il cuore di Varani non fu decisiva nel causare la morte. Un 'evento non decisivo', quindi, nel quadro di sevizie e torture a cui due hanno sottoposto il giovane di origine slava. Altro aspetto inquietante emerso dopo gli interrogatori di garanzia svolti ieri a Regina Coeli è il fatto che i due dopo avere massacrato a morte il ragazzo, abbiano dormito abbracciati sul letto a pochi metri dal cadavere. Obiettivo di chi indaga è anche quello di capire i motivi che hanno portato Varani in quell'appartamento. A tal proposito, gli investigatori stanno cercando la donna di circa 25 anni dai capelli biondi che, proprio la mattina dell'omicidio, è stata vista parlare con Luca in uno scompartimento del treno preso dal giovane per raggiungere Manuel e il suo amico Marco Prato. La donna potrebbe avere avuto un colloquio con Luca e conoscere i dettagli di che cosa ha portato il giovane a recarsi nell'appartamento di Foffo al Collatino. Altro teste, ritenuto importante da chi indaga, è un uomo che ha assistito al colloquio tra Luca e la donna. Gli inquirenti sperano di potere identificare le due persone per ottenere ulteriori tasselli in quello che appare come un vero e proprio giallo macabro.

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