Lo umiliava davanti ai suoi compagni
di classe. Lo metteva in castigo fuori dall'aula o, peggio
ancora, lo costringeva a restare fermo su una sedia mentre
incitava gli alunni a schiaffeggiarlo o picchiarlo con un
righello. E' la drammatica vicenda portata alla luce dalla
Squadra Mobile di Viterbo e che ha come protagonista una
professoressa di italiano di una scuola media della zona,
sospesa dall'insegnamento perché accusata di vessazioni nei
confronti di un ragazzo con un lieve deficit cognitivo. A
raccontare quanto accadeva in aula sono stati gli stessi alunni
qualche tempo fa durante una lezione sul bullismo, organizzata
dall'istituto scolastico.
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