Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ucciso in bar: ridotta pena a pentito

Ucciso in bar

Ucciso in bar: ridotta pena a pentito

Rideterminata condanna,in primo grado ebbe 16 anni, oggi 10 anni

ROMA, 28 gennaio 2016, 13:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA) - ROMA, 28 GEN -E' stata rideterminata in appello la condanna a Giuseppe Pandolfo, il collaboratore di giustizia sotto processo perché ritenuto l'autore materiale dell'omicidio di Serafino Cordaro, il barista ucciso a Roma nel marzo 2013.
    Dieci anni di reclusione gli sono stati inflitti dalla I Corte d'assise d'appello, 6 anni in meno rispetto alla condanna del gup nel gennaio dello scorso anno. Per Pandolfo è stato confermato il riconoscimento della diminuente prevista per i collaboratori di giustizia, con la concessione delle attenuanti generiche.
    Era il 30 marzo 2013 quando ci fu l'agguato a Cordaro che lavorava in un bar nel quartiere Casilino. Fu raggiunto da 3 colpi di pistola alla testa e al torace, esplosi da un uomo che si curò di far uscire gli avventori prima di sparare. Il barista morì il giorno dopo. Per questo stesso fatto è attualmente in corso, davanti alla Corte d'assise, un secondo processo che vede come imputato Stefano Crescenzi che, secondo quanto detto da Paddolfo, gli avrebbe commissionato l'omicidio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza