(RIPETIZIONE CON TESTO CORRETTO A RIGA 19)
"All'inizio ho visto solo la testa
pensavo che stesse nascendo in quel momento poi, osservando
meglio, ho notato il cordone ombelicale e ho visto che la
piccola era completamente fuori". E' con emozione che Maria
Capone, assistente capo in servizio presso la questura di
Cosenza e aggregata all'ispettorato di Pubblica Sicurezza in
Vaticano, ha raccontato all'ANSA il suo intervento per aiutare
una donna romena che aveva appena partorito nei pressi di piazza
San Pietro. La poliziotta era stata chiamata dal compagno della
donna ed è stata aiutata da due colleghi che hanno avvolto con i
loro cappotti la neonata e la madre e chiamato l'ambulanza.
Il freddo pungente ha destato la preoccupazione della
poliziotta, anche lei madre di due ragazzi. "Avevo paura che la
piccola non potesse farcela - ricorda la donna - all'inizio
piangeva e poi ha smesso, mi sembrava che non si muovesse, poi
le ho toccato il viso e mi sono tranquillizzata".
"E' stato un lavoro di sinergia - ha precisato il suo
collega Mario Ardolino, ispettore capo della polizia di Stato -:
abbiamo chiamato l'ambulanza e, su loro richiesta, li abbiamo
aiutati a caricare mamma e figlia sulla barella". Indubbiamente,
precisano, il potenziamento delle pattuglie delle forze
dell'ordine che presidiano il Vaticano in occasione del
Giubileo, ha contribuito al buon esito della vicenda. "La
clochard non ha parlato, non ne aveva la forza, ci ha solo
sorriso", precisano i poliziotti. La bimba si chiama Irene, pesa
2kg e 900 grammi e, confermano dall'ospedale Santo Spirito, è in
buone condizioni come anche la sua mamma.
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