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Roma, Marino resiste e convoca giunta

La capigruppo deciderà se riunire il consiglio

A Roma riunione della giunta presieduta dal sindaco dimissionario Ignazio Marino. "Sto molto bene", dice poi Ignazio Marino lasciando il Campidoglio rispondendo, sorridendo, a chi gli chiede il suo stato d'animo. Alla domanda se ritirerà le dimissioni, invece, non risponde augurando ai cronisti e ai cameramen "buonsera e buon lavoro".

Consiglieri Pd: in sintonia con partito, ma si lavora a exit strategy per evitare scontro in aula. Fi: capitale allo sbando. Sel: né con Pd né con la destra.

"Ribadiamo con grande nettezza che il gruppo consiliare e il Partito Democratico sono tutt'uno nel giudicare l'amministrazione Marino". Così il gruppo capitolino del Pd in una nota dopo una riunione nella sede di via del Tritone. "In questi due anni abbiamo garantito alla città un lavoro costante nell'Aula e nei territori - spiegano i consiglieri dem - Mai come in questi giorni il Gruppo del Pd è stato unito, coeso e al servizio di quell'opera di ricostruzione di cui la città ha realmente bisogno".

Sel non voterà nessuna mozione di sfiducia in assemblea capitolina contro il sindaco di Roma Ignazio Marino, "né con il Pd e né con la destra". Lo si apprende da fonti autorevoli di Sel. La linea dei vendoliani è di "aspettare che il sindaco riferisca in Aula". Sel non prende neanche in considerazione l'ipotesi di dimissioni dei consiglieri. Tutte le decisioni successive si prenderanno dopo l'intervento del sindaco in Aula Giulio Cesare, fanno sapere da Sinistra ecologia e libertà.

"Roma è stata portata ormai alla sbando da una amministrazione, quella guidata da Ignazio Marino, incapace e lontana dalle esigenze primarie dei cittadini. L'inadeguatezza delle scelte del Pd romano che riflette quella del Pd nazionale, basti pensare alle azioni del duo Orfini-Renzi, ha portato prima alla scelta di un candidato sindaco inadeguato e poi ad un governo cittadino che non è mai entrato in sintonia con la realtà romana. Ora si faccia chiarezza in modo definitivo con l'istituzionalizzazione della crisi comunale". Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera incontrando presso gli uffici del gruppo azzurro a Montecitorio, un centinaio tra imprenditori, rappresentanti territoriali di associazioni di vari quartieri di Roma, consiglieri municipali e quadri di partito capitolino, per ribadire il forte impegno di Forza Italia a sostegno delle esigenze della città. "Basta - prosegue - con i diktat dei vertici del Partito democratico che giocano le loro battaglie di potere sulla pelle dei cittadini. Questa città ha bisogno di un vero governo che faccia funzionare i servizi e la faccia uscire dalla crisi d'identità in cui si trova. Per questo Forza Italia guarda con grande ottimismo all'appuntamento con le urne della prossima primavera. Serve un centrodestra unito per riconquistare il Campidoglio e far ripartire Roma. Nei prossimi mesi vi saranno ulteriori incontri per continuare il confronto costruttivo con le categorie imprenditoriali, le parti sociali, le Associazioni civiche e tutti coloro i quali hanno come obiettivo quello di migliorare la nostra Capitale d'Italia".

LA GIORNATA DI DOMENICA - Marino studia ultima mossa, ritiro dimissioni e Aula 

Il 'marziano' Ignazio Marino prova a mettere alle strette il Pd lanciando il suo ultimatum davanti a una piazza piena di suoi fan: "Voi mi chiedete di ripensarci. Io ci penso e non vi deluderò". E scopre un pò di più le carte della sua ultima mano nella partita Campidoglio minacciando senza più molti veli il ritiro delle dimissioni e il passaggio in Aula Giulio Cesare per il faccia a faccia finale con il suo partito. La palla ora passa ai dem in questo braccio di ferro con il sindaco dimissionario. "L'esperienza è finita" chiosa però il senatore Stefano Esposito che senza esitazioni sembra chiudere ogni via d'uscita, "Per quanto riguarda il Pd, non cambia nulla". Ma ancora una volta in piazza arrivano i sostenitori di Marino per chiedere di "ripensarci, di tornare sui suoi passi e ritirare le dimissioni"

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Marino è salito prima sulla scalinata di Palazzo Senatorio da dove ha tenuto il suo discorso, citando anche, tra gli applausi, una frase di Che Guevara (''Noi siamo realisti e vogliamo l’impossibile"). Il sindaco dimissionario ha voluto poi salutare i sostenitori facendo un giro nella piazza e poi è risalito in Campidoglio. Prima di entrare ha salutato mandando baci e facendo il segno della vittoria con le mani.

I supporter del sindaco-chirurgo hanno chiesto a Marino di "ripensarci, di tornare sui suoi passi e ritirare le dimissioni". In piazza hanno portato tanti palloncini colorati, rossi verdi e bianchi, con le scritte '#IostoconMarino', 'Marino ripensaci', 'Avanti tutta sindaco', 'Noi con Marino voi con padrini. Marino ripensaci daje'. C'è chi mostra i cartelli 'Oggi sono in Campidoglio e il mio sindaco rivoglio', 'Marino Roma è stata defraudata ma non da te, with love from San John'. Una signora ha stampato su un cartoncino l'immagine di E.T., l'alieno protagonista del film di Spielberg, accompagnandola con la frase 'Sono marziana Marino ripensaci'.

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E di certo non le mandano a dire al Partito democratico, "reo di averlo in questi mesi "abbandonato e all'ultimo sfiduciato". E in piazza spuntano anche dei cartelli con la scritte 'Matteo stai sereno...', 'Renzi fai vedere le tue ricevute'.

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"In questo Paese quando capita una persona onesta e capace al governo si mette in moto un meccanismo per farlo cadere - spiega un sostenitore del chirurgo dem - E con Marino è successa la stessa cosa. I romani si chiedono perché Marino non può continuare a fare il sindaco. Non è indagato, non ha nessun avviso di garanzia. Quindi? È stato votato non solo alle primarie ma anche da 665mila romani. Il Pd su Roma sta facendo il suo errore più grande sovvertendo il voto popolare. Il segretario del partito dovrà rispondere al suo elettorato di quest'azione".

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"Deve essere il Pd a dire che se ne deve andare - chiosa una signora - Quello sto aspettando... Hanno chiuso con me". Tra i cartelli portati in piazza dai supporter di Marino anche 'Roma stai serena il Pd ti scippa il voto democratico', 'Caro Pd il nostro voto democratico non può e non deve essere scippato', 'Dimissioni in massa degli eletti Pd? Saluti ai consiglieri emeriti'.  

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