Un Pd in mano alle correnti, litigioso, che diventa un caso nazionale. L'ultimo motivo di scontro è stata la composizione delle liste dei candidati all'assemblea della città metropolitana, poco 'rosa', diventata una querelle che forse il premier Renzi rischia di dover sbrogliare. E in serata è arrivata la decisione del segretario regionale Fabio Melilli che ha sciolto la segreteria e comunicato che nei prossimi giorni verificherà se ci sono le condizioni per continuare a guidare il Pd Lazio.
La scintilla, ma la cenere covava da giorni, è stata la lettera che la presidente della commissione delle elette in Campidoglio Daniela Tiburzi ha scritto al premier denunciando "la modifica della lista ufficiale, approvata venerdì scorso dalla Direzione regionale del Pd, all'ultimo minuto: un atto antidemocratico che viola di fatto le regole statutarie"
Città metropolitane: caos Pd, salta la segreteria regionale
Scoppia il caso liste, poche donne, appello al premier
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