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Ratti (Mit), Italia fertile per startup

Nostro Paese attrattivo, dispone di grandi spazi

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 06 OTT - "L'Italia oggi è molto competitiva nel mondo delle startup. Può contare su persone molto qualificate, formate nelle università e nei politecnici italiani e con esperienze in tutta Europa". Così Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit), ha inaugurato l'Innovation Nation Forum, l'evento organizzato da Milano Notai e Blum, che ha chiamato a raccolta l'Italia che innova con oltre trecento fra imprenditori, professionisti, amministratori e talenti.

"Digitale e fisico si stanno fondendo: prima c'era solo Internet, oggi c'è l'Internet delle cose. Questo è un grandissimo motore di trasformazione, che coinvolge dall'Industria 4.0 alle smart city", spiega Ratti, sottolineando che "questo è il treno che sta partendo e chi lo perde non avrà molte chance di successo". Dalla mobilità elettrica, al supermercato del futuro, fino al bar robotizzato e agli uffici diventati spazi di condivisione: sono solo alcuni esempi di come l'innovazione tecnologia stia modificando le città. Per l'architetto e ingegnere, che nel suo Centro di Boston si occupa di nuove tecnologie applicate alle città, l'Italia è "un ecosistema fertile e attrattivo che ha fra i suoi vantaggi la disponibilità di spazi di qualità". In particolare, Ratti porta come esempio il più grande incubatore d'Europa, appena inaugurato a Parigi, "Stanion F", che "sta già rinnovando il quartiere in cui è ospitato. Le stesse dinamiche di forte trasformazione urbana le vediamo a Londra e a Berlino. Città italiane come Torino e Milano offrono grandi potenzialità in questo senso".

A parlare dell'emergere di "una serie di champions italiani", è Davide Dattoli, presidente e co-founder di Talent Garden, lo spazio di co-working milanese dove le startup lavorano a stretto contatto, in un ecosistema di contaminazione di idee. "La sfida è creare dei grandi player per ogni settore, facendo squadra, in modo che possano competere a livello mondiale", sostiene Dattoli, sottolineando che bisogna "individuare, tra le oltre 7.000 startup italiane, quelle su cui puntare come sistema paese". Dal mondo del Real Estate, il numero uno di Coima Res, Manfredi Catella, protagonista dello sviluppo dello skyline di Milano, con il progetto di Porta Nuova, parla della necessità di "una metamorfosi" del settore immobiliare, che "deve trovare un nuovo paradigma". Sicuramente bisogna affrontare il tema "delle tecnologie da integrare negli edifici", ma "non c'è prevaricazione della tecnologia sulle persone. Bisogna creare luoghi in cui le persone stanno bene", perché oggi le parole d'ordine sono: "sharing e wellness".(ANSA).

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