Un appello a non abbandonare 'Industria 4.0' arriva dal palco dell'assise degli ingegneri d'Italia: a lanciarlo il presidente nazionale Armando Zambrano, sottolineando nella sua relazione come "negli ultimi anni, segnali positivi sono venuti dagli investimenti fissi lordi, con un incremento del 13% tra il 2014 ed il 2018, dopo una forte contrazione del 27% tra il 2008 ed il 2014", e "l'accelerazione ha riguardato, però, essenzialmente macchinari e attrezzature, soprattutto a partire dal 2016, grazie alle misure di incentivo connesse al piano 'Industria 4.0'. Gli automatismi - ha evidenziato - attraverso sconti di natura fiscale", ossia iper-ammortamento e super-ammortamento, "hanno funzionato ed hanno avuto ricadute positive anche sulle attività degli ingegneri liberi professionisti ai quali la legge ha riservato, insieme ai periti industriali, lo svolgimento delle attività di verifica della corretta attuazione di processi di digitalizzazione avviati con i nuovi investimenti in beni materiali". Già nel 2019, "tuttavia, potrebbe manifestarsi un rallentamento dei livelli di crescita degli investimenti dovuto a diversi fattori, tra cui anche la revisione delle politiche di incentivo nell'ambito di 'Industria 4.0'. Sospendere e poi rinnovare per un breve periodo alcuni incentivi, come è accaduto nel 2019 per il super-ammortamento non giova, in quanto ciò non consente alle imprese di pianificare correttamente i propri investimenti". A giudizio di Zambrano, "meglio sarebbe rendere tali misure più durature nel tempo, dando un orizzonte temporale di almeno due anni". (ANSA).