L'Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione chiede al governo di "abbandonare la logica dell'intermittenza e rendere immediatamente disponibile un pacchetto strutturale di provvedimenti in materia 4.0, così che le pmi possano pianificare gli investimenti a medio-lungo termine". A dirlo è il presidente dell'Ucimu, Massimo Carboniero, in occasione dell'assemblea annuale dell'Associazione.
Nel 2018 l'industria italiana costruttrice di macchine utensile ha registrato i risultati migliori di sempre, ma nel 2019 è prevista una battuta d'arresto. Lo scorso anno la produzione di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 6,77 miliardi segnando una crescita dell'11,3% rispetto al 2017. Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento delle consegne dei costruttori sul mercato interno (+15,2% annuo) salite a 3,11 miliardi, sia dall'export che si è attestato a 3,66 miliardi (+8%). Secondo Ucimu, è decisamente positivo anche il risultato del consumo che ha registrato, per il quarto anno consecutivo, un incremento a doppia cifra, attestandosi a 5,16 miliardi di euro (+15,7% sul 2017). Ma nel 2019 l'andamento dell'industria italiana di settore rimarrà pressoché "stazionario", secondo le previsioni del Centro studi & cultura di impresa dell'associazione.