Il governo taglia gli incentivi per l'Industria 4.0 con una riduzione dell'iperammortamento al 175%, rispetto alla supervalutazione del 250% prevista dal piano Calenda per l'acquisto di beni materiali, dispositivi e tecnologieche abilitano la trasformazione digitale imprese. Anche l'agevolazione sull'acquisto di software scende dal 140% al 120%. Assente invece il super ammortamento che quindi dovrebbe terminare alla fine di quest'anno. Sono i numeri previsti dal Documento programmatico di bilancio 2019 trasmessi da Palazzo Chigi a Bruxelles. "Proroga con riduzione per il 2019 del regime dell'iperammortamento", si legge nel documento che prevede la "proroga del bonus fiscale sugli ammortamenti connessi agli investimenti in macchinari e attrezzature effettuati nel 2019 per contribuire al rinnovamento del capitale produttivo delle imprese, con alcune modifiche dell'entità". La manovra, a fronte dell'abrogazione dell'Ace (aiuto alla crescita economica) introduce una riduzione dell'Ires dal 24% al 15% sugli utili reinvestiti in ricerca e sviluppo, acquisto di beni strumentali e sulle nuove assunzioni. Per quanto riguarda il credito di imposta per la formazione 4.0 non ci sono indicazioni, ma la manovra dovrebbe prevedere "incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che assumeranno un manager dell'innovazione altamente qualificato".