(ANSA) - MILANO, 03 OTT - Il digitale ha trasformato in modo significativo oltre sei aziende del manifatturiero su dieci e il 55,8% degli imprenditori italiani percepisce la propria azienda come innovativa. E' quanto emerge dall'Osservatorio Mecspe, presentato da Senaf, in occasione del nuovo tour dei "Laboratori Mecspe digitale. La via italiana per l'industria 4.0".
Sul fronte economico, nel primo semestre del 2018 il 61,4% delle pmi del comparto della meccanica ha registrato un aumento dei fatturati, mentre, il 66,6% prevede un aumento nella seconda parte dell'anno. Nel processo di trasformazione digitale, oltre la metà degli imprenditori (54,8%) ritiene che le persone abbiano un ruolo fondamentale e di centralità nei processi, mentre per il 36% è la tecnologia ad avere un ruolo di primo piano, ma solo se supportata da un'adeguata formazione umana e da un cambiamento culturale. Il 30,4% inoltre ha fiducia nel concetto di filiera e ha attivato partnership tecnologiche. Guardando al futuro, ai giovani e alle competenze digitali, i profili specializzati più richiesti entro il 2030 saranno il Robotic engineer (30,3%), gli specialisti dei big data (17,9%), i programmatori di intelligenze artificiali (13,8%), lo specialista IoT (9,2%), il multichannel architect (7,7%) e gli esperti di cybersicurezza (6,2%). Confermate le intenzioni di investimento nelle nuove tecnologie abilitanti, anche se, ad oggi, "un rapporto incerto tra investimenti e benefici", e "investimenti richiesti troppo alti" sono tra i principali fattori di rallentamento della digitalizzazione. A seguire gli imprenditori citano la mancanza di competenze interne, l'arretratezza delle imprese con cui si collabora, l'assenza di un'infrastruttura tecnologica di base adeguata, la mancanza di una chiara visione del top management e i dubbi sulla sicurezza dei dati.(ANSA).