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Assolombarda, 4.0 rivoluziona il lavoro

Studio, più smart working e investimenti su formazione 4.0

Redazione ANSA MILANO
(ANSA) - MILANO, 11 MAG - L'evoluzione delle nuove tecnologie sta portando a "una vera rivoluzione del lavoro", con un incremento dello smart working e maggiori investimenti sulla formazione 4.0. E' quanto emerge dal rapporto "Il Lavoro a Milano", realizzato da Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil, che quest'anno si è focalizzato sulle ricadute delle nuove tecnologie e di Industria 4.0 sui processi organizzativi delle imprese del territorio. Assolombarda ricorda che - secondo l'Osservatorio sullo smartworking del Politecnico di Milano - sono aumentati a circa 300 mila i lavoratori italiani coinvolti nello smartworking, pari all'8% della popolazione occupata (contro il 5% del 2013). Ma l'Italia è ancora indietro rispetto alla media degli altri paesi europei (18%), staccata soprattutto da Francia (25%), Germania (13%) e Spagna (12%). Sul fronte della formazione, le figure professionali dell'industria 4.0 sono quelle più coinvolte nei processi formativi legati alla certificazione regionale delle competenze (prevista dall'accordo tra Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil). La formazione, ad oggi, si è concentrata sulle funzioni tecniche e direttive: "un'ipotesi plausibile - spiega Assolombarda - è che la prima ondata di diffusione delle tecnologie di industria 4.0 abbia richiesto un investimento sull'aggiornamento delle tecniche di gestione dei processi produttivi e che solo in un secondo momento prendano il sopravvento le esigenze di una formazione più operativa sull'utilizzo di macchinari e impianti avanzati". In cima alla graduatoria dei 20 profili formati con competenze certificate, tra il 2012-2017, ci sono gli analisti di processo (800 addetti), seguiti dagli esperti di processo (700 addetti), figure centrali nei processi produttivi di un'azienda. Al quinto posto, i tecnici della produzione meccanica (460 addetti), i quali "organizzano, coordinano e supervisionano l'attività di una officina meccanica".
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