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Una impresa su 5 non trova 'giovani 4.0'

Confindustria, cerchiamo 200mila superperiti in 5 anni

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - "oltre un quinto delle imprese non riesce a trovare i profili professionali di cui ha bisogno", avverte Confindustria dalla ventiquattresima giornata Orientagiovani, organizzata dall'associazione degli industriali con un veneto centrale all'Università Luiss di fronte ad una platea di 500 giovani, ed iniziative organizzate in tutt'Italia da 90 associazioni territoriali e di categoria coinvolgendo 20mila studenti". "Nei cinque prossimi anni, nei settori più importante del manifatturiero italiano, penso al meccanico, al tessile, al chimico, all'alimentare, all'ICT, serviranno circa 200mila tecnici alle nostre imprese", 200mila "superperiti", dice il vicepresidente di Confindustria per il Capitale umano, Giovanni Brugnoli. Ma, avverte, "ci accorgiamo già oggi che è prevedibile una pesantissima carenza di tecnici specializzati nell'industria italiana. È questa la più grande contraddizione del nostro sistema: abbiamo il più elevato numero di NEET e la più alta percentuale di disoccupazione giovanile in Europa, eppure le nostre imprese non trovano i giovani tecnici che cercano". "Oggi chi vuole conoscere il futuro deve entrare in una fabbrica. Non c'è altro modo per capire la grande trasformazione che è in atto", dice Brugnoli alla platea di giovani: "In fabbrica stiamo vivendo un fenomeno ormai irreversibile: l'integrazione con le nuove tecnologie. L'Industry 4.0 migliora in modo significativo la produttività dell'azienda. Nella mia azienda ho di recente acquisito macchinari che accelerano in modo straordinario efficienza e produttività. Ma ci vogliono tecnici molto preparati per utilizzare queste nuove tecnologie". Confindustria avverte così che "chi vuole lavorare in un'azienda 4.0 deve avere più forti capacità e una più solida formazione". E "le scuole possono preparare all'Industry 4.0 se sono in grado di aprirsi all'impresa e alla sua capacità di innovazione". In Italia, dice ancora Brugnoli, "dobbiamo seguire l'esempio della Germania, il Paese europeo in cui l'Industry 4.0 si sta affermando di più".
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