(ANSA) - MILANO, 16 OTT - Investire in tecnologia e innovazione ha permesso di salvaguardare posti di lavoro. E' successo alla Nobili Rubinetterie, azienda piemontese fondata nel 1960. "L'automazione - sottolinea Alberto Nobili, amministratore delegato - per noi è stata l'unica strada possibile per riuscire a restare in Italia e tenere i posti di lavoro in provincia di Novara", a differenza di "molti nostri concorrenti che hanno deciso di andare a produrre all'estero". "Da noi non sono stati persi posti di lavoro, perché i robot funzionano solo se ci sono gli uomini qualificati che li istruiscono e controllano", spiega Nobili, aggiungendo che "molto probabilmente arriveremo ad una situazione in cui i robot potranno essere più indipendenti rispetto ad ora, ma per questo siamo ancora molto lontani e tutti gli esempi di robot, diciamo 'autosufficienti', visti fino ad oggi sono solo nei film". Nell'azienda di Suno "per fare un rubinetto servono tre, quattro giorni di programmazione di un robot - racconta l'imprenditore - e tutte le volte che viene rimesso in produzione quel prodotto bisogna comunque fare qualche ritocco". Il problema è che oggi "la manodopera che deve seguire i robot deve essere qualificata, e spesso non è così. Se le persone non sanno fare bene il lavoro difficilmente il robot lo sapranno fare bene". Infine, per quanto riguarda gli incentivi statali per il 4.0, secondo Nobili "il problema è che è incentrato sulle macchine acquistate che devono essere collegate tra di loro e per scaricare il 50% del loro valore bisogna avere una rete interna che non è facile da creare".(ANSA).