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I tappi 4.0 di Pelliconi pensano alla Borsa

Checchi, produciamo oltre 32 mld pezzi l'anno, 90% va all'estero

Redazione ANSA MILANO

Pelliconi, leader mondiale nella produzione di tappi per il bevarage, guarda verso la quotazione in Borsa. "Ci stiamo pensando ed è una strada possibile, ma ci vuole il momento giusto, sia per l'azienda sia per i mercati. E adesso non lo è né per l'uno né per l'altro". Lo dice l'amministratore delegato dell'azienda bolognese, Marco Checchi, a margine della presentazione del rapporto 'Analisi dei settori industriali' di Intesa Sanpaolo e Prometeia. Fondata nel 1939, l'azienda produce 32 miliardi di tappi per bottiglie (acqua, bibite e birra), ha un fatturato di 175 milioni di euro, esporta più del 90% in oltre 100 paesi del mondo ed ha sei stabilimenti produttivi, tra Italia (2), Egitto, Stati Uniti, Cina e India. Tra i punti di forza di Pelliconi c'è quello dell'innovazione tecnologica. "Noi la quarta quarta rivoluzione industriale l'abbiamo affrontata già da diversi anni, sia sul fronte degli investimenti nelle nuove linee di produzione che su quello della cultura aziendale", spiega Checchi, aggiungendo che "spesso il 4.0 si limita al rinnovamento delle macchine, ma se manca la cultura dell'azienda e dell'organizzazione aziendale questo ha benefici marginali". L'impresa ha inoltre nel suo dna "una notevole valorizzazione delle risorse umane, che ti permettono di essere un passo avanti rispetto ai competitor, sia sulla qualità che sull'innovazione - evidenzia il Ceo -. Abbiamo cercato figure nuove e sviluppato collaborazioni con le Università che ci aiutano ad avere maggiori benefici da questa cosiddetta rivoluzione industriale". Concretamente, "i benefici del 4.0 sono tantissimi, ma il più grande riguarda quello della manutenzione preventiva che ci ha permesso di evitare uno stop di produzione che noi facevano coincidere con le vacanze di Natale, quando si manutenevano tutte le linee, anche quelle che non ne avevano bisogno. Questo era molto dispendioso. Adesso con la manutenzione predittiva, grazie a sensori e ad altri accorgimenti tecnici, riusciamo a capire quali sono le linee che hanno veramente bisogno di essere manutenute".

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