(ANSA) - MILANO, 11 GEN - Nel 2018 "la discussione sui Big Data non sarà più all'ordine del giorno, poiché ormai è data per assodata, con le aziende consapevoli dell'enorme mole di dati di cui dispongono. Il vero problema è capire cosa, e chi, serve per proteggerli e sfruttarli al meglio, traendo massimo valore e vantaggio competitivo e rispettando i requisiti normativi". Partendo da questa premessa, la software house torinese Irion prevede i nuovi trend per la 'data management'.
Il 2018 sarà innanzitutto l'anno dell'applicazione del Gdpr, il regolamento europeo sulla protezione dei dati (in vigore dal prossimo 25 maggio), che impone alle aziende Ue la revisione dell'assetto tecnico e organizzativo per adottare le adeguate misure di 'Data Protection'.
"Sebbene se ne sia molto parlato - sostiene il Ceo di Irion, Alberto Scavino - buona parte delle aziende sembra non aver compreso a pieno i requisiti necessari e, soprattutto, ha fatto poco o nulla per adempiervi. Nei primi mesi del 2018 dovranno necessariamente prenderne atto e correre in fretta ai ripari". Tra i temi caldi del nuovo anno c'è poi quello degli ingegneri del dato: "si parla molto di data scientist, ma è arrivato il momento di passare a un livello successivo, ovvero all'ingegneria dei dati", spiega Scavino, aggiungendo che "tra la formazione accademica e le esigenze del mondo del lavoro resta un divario troppo ampio ed è necessario agire per colmarlo. Attualmente ci sono molti percorsi di ingegneria, ma nessuno dedicato ai dati: eppure i 'Data Engineer' sono figure professionali sempre più appetibili e strategiche per le aziende".
Gli altri temi clou saranno la 'Data Preparation', ovvero la predisposizione di dati grezzi e provenienti da fonti differenti in un formato condiviso pronto per l'uso; la misurazione della qualità, essenziale per sviluppare un metodo puntuale, preciso e condiviso; e poi quello di rendere facile l'accesso ai dati.(ANSA).