Dall'Università di Parma parte il confronto tra l'approccio tedesco alla quarta rivoluzione industriale e il cosiddetto "modello emiliano", caratterizzato da una "robusta base manifatturiera e spiccata propensione all'export che rendono l'Emilia-Romagna assai simile, nella sua struttura economica di fondo, ai grandi Länder manifatturieri tedeschi, a cominciare dal Baden-Württemberg". A spiegarlo è il titolare della Cattedra Jean Monnet in Economia Industriale, Franco Mosconi, che ha organizzato un seminario di studi sull'Industria 4.0, insieme alla Rappresentanza della Fondazione-Konrad-Adenauer in Italia, in programma il 13 febbraio presso l'Ateneo. Le performance positive dell'economia emiliano-romagnola in questi anni sono legate al "dinamismo dell'industria manifatturiera lungo la frontiera del progresso tecnologico (Industria 4.0)", sostiene Mosconi. L'Emilia Romagna, secondo la direttrice della Fondazione, Caroline Kanter, "rappresenta una best practice a livello europeo e su scala globale. Il tema della rivoluzione industriale 4.0 e del moderno 'modello emiliano' riveste per noi particolare interesse, alla luce del ruolo delle industrie tedesche presenti in quel territorio. Con questo spirito ci auguriamo che questa prima iniziativa congiunta possa contribuire a rafforzare le relazioni bilaterali italo-tedesche". Le conclusioni del seminario, da programma, saranno affidate a Romano Prodi, Presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i popoli, mentre, una sessione sarà dedicata a tre eccellenze produttive del territorio: Barilla, Automobili Lamborghini e System Ceramics.(ANSA).