(ANSA) - ROMA, 23 SET - Dal Paradiso all'Inferno e ritorno.
E' la parabola di Danny Willett, nuovo re del BMW PGA Championship. Da predestinato a dimenticato, da campione a bidone, perché vincere il Masters Tournament (nel 2016) e avere il mondo del golf ai propri piedi è impresa per pochi. Dimenticato perché dopo l'impresa ad Augusta il britannico ha toccato il fondo rischiando di cadere nell'anonimato. Con l'exploit a Wentworth il player di Sheffield è ritornato nella Top 40 del ranking stanziandosi al trentunesimo posto. Nel Surrey, lì dove 16 mesi fa (il BMW PGA Championship quest'anno è stato spostato da maggio a settembre) è precipitato al 462/o posto della classifica mondiale, Willett ha ritrovato risultati e sorrisi. Ma che qualcosa fosse cambiato il 31enne britannico lo aveva già lasciato intendere nel novembre 2018 quando, nel giorno della festa di Francesco Molinari (vincitore della Race to Dubai), riuscì a imporsi nel Dp World Tour Championship, torneo delle Rolex Series del massimo circuito continentale. Nel Regno Unito, davanti al proprio pubblico, Willett è rinato. L'inglese ha messo in fila avversari di fama mondiale come Jon Rahm (secondo), Justin Rose e Rory McIlroy. Realizzando la settima impresa in carriera sull'European Tour. E ora Danny non vuole più fermarsi.