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Us Open, la favola di Woodland

Una vittoria nel nome del figlio "miracolato" e di quello perso

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 17 GIU - E' una favola dal finale bellissimo quella di Gary Woodland, nuovo campione dell'US Open di golf. Fatta di momenti durissimi e caratterizzata dall'idea, concreta, di voler smettere con il golf per dedicarsi solo alla famiglia. Figlio di Dan e Linda Woodland, il 35enne texano dopo il liceo ha frequentato la Washburn University vincendo una borsa di studio sportiva completa per inseguire il sogno d'imporsi a grandi livelli nel basket, seguendo le orme del padre. Ma dopo il primo anno ecco il trasferimento all'Università del Kansas per coronare una nuova passione, quella per il golf, nata improvvisamente. Professionista dal 2007, nel 2011 vince il primo trofeo sul PGA Tour imponendosi nel Valspar Championship.
    Dal successo alle tragedia. Il 2017 è l'anno più duro per Woodland. A secco di gioie sul green dal 2013, insieme alla moglie Gabby Granado scopre di aver perso uno dei gemelli in attesa. Con Jackson, il figlio "miracolato", nato addirittura dieci settimane prima della scadenza del termine. La scarsa vena in campo e le difficoltà familiari portano Woodland a porsi interrogativi sul proprio futuro. Prima l'intenzione, concreta, di smettere col golf. Poi l'acuto 2018 nel Waste Management Phoenix Open con tanto di dedica di commozione per il figlio perso. Mentre nell'edizione 2019 del Phoenix Open, da campione in carica, Woodland s'è reso protagonista di una storia che ha fatto il giro del mondo. Amy Bockerstette, giovane ragazza disabile, con la passione per il green, laureatasi alla Sandra Day O'Connor High School, durante il torneo ha avuto l'onore e il piacere di giocare il par 3 della buca 16 al fianco del texano. Un episodio che non è rimasto isolato nel tempo e che ha dato vita a un legame profondo e bellissimo. Con Woodland che, durante la conferenza stampa di chiusura del torneo, ha preso il proprio smartphone e, con "FaceTime", ha voluto condividere il trionfo US Open con Amy. "Perché il mondo - la rivelazione di Woodland - ha bisogno di persone come lei. Il suo amore per la vita e il green mi hanno contagiato".
   

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