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Gary Woodland, dedica che<br /> ha commosso il mondo

Impresa Phoenix nel nome del figlio "miracolato” e di quello

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 07 FEB - A sorpresa ha conquistato il Phoenix Open mettendo in fila big del calibro di Jon Rahm, Rickie Fowler e Jordan Spieth. Cogliendo un successo sul PGA Tour che mancava da cinque anni. Eppure nell'esultanza di Gary Woodland, 33enne statunitense, dopo il play-off vinto contro Chez Reavie non c'era solo la gioia per una vittoria volta a spezzare una maledizione iniziata nel 2013. Negli occhi, ma soprattutto nel dito alzato verso il cielo, la dedica e la commozione di un marito e soprattutto di un papà. Che il 29 marzo dello scorso anno, insieme alla moglie Gabby, ha appreso la notizia di aver perso uno dei due gemelli in attesa. Quello andato in scena a Phoenix è il trionfo di un uomo, ancor prima che di un giocatore, devoto alla famiglia. Arrivato davanti agli occhi dell'amata Gabby e del loro figlio "miracolato" (così lo ha etichettato Woodland), Jaxon. Nato prematuramente (addirittura 10 settimane prima del termine) e adesso sanissimo. La storia di Woodland è una di quelle che vale la pena raccontare. Di un uomo che prima ha sofferto al punto di voler appendere il ferro al chiodo e poi è rinato. E adesso, come se non bastasse, ha vinto. Fuori dal green e sul green. Dove è tornato tra i primi 30 giocatori al mondo (il livello più alto mai raggiunto dal 2015, quando ha raggiunto il 24/o posto nel world ranking) salendo anche al 7/o posto nella classifica dei giocatori statunitensi che parteciperanno alla prossima Ryder Cup. A settembre, in Francia, Woodland vuole esserci. Per centrare un'altra impresa della sua carriera da dedicare alla sua amata famiglia. (ANSA).
   

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