Rickie Fowler, grazie a una prova mostruosa, si aggiudica l'Hero World challenge. Francesco Molinari lotta, convince, sfiora il 3/o posto e chiude all'8/a piazza, crollando nel finale. A rubargli la scena il rientro in gara di Tiger Woods, che non ha vinto, ma ha ritrovato il sorriso e la voglia di giocare, facendo ricredere tutti quelli che pronosticavano il suo crollo nell'ultimo giro del torneo del Pga Tour, organizzato proprio dalla Fondazione dello statunitense. Woods ha chiuso in crescendo, seppur al 9/o posto della classifica, strappando applausi e complimenti. Nessuno si aspettava un rientro così, nemmeno i più inguaribili ottimisti. E, invece, la 'Tigre' ha tenuto il passo dei migliori giocatori al mondo, nonostante 10 mesi di inattività, caratterizzati dai soliti infortuni alla schiena e vicende giudiziarie che hanno rischiato di travolgerlo. Il 41enne di Cypress (California) è tornato. E, sul percorso dell'Albany Golf Course (par 72), nel distretto di New Providence alle Isole Bahamas, ha terminato con 209 (69 68 75 68, -8) colpi la sua gara, giocando le prime 9 buche da fenomeno. Sicuramente contento, ma non troppo, perché chi come lui in carriera ha vinto e dominato tutto quel che si poteva conquistare, non può e non deve accontentarsi di finire a metà classifica. Ma questo è solo l'inizio. Dopo quattro anni, infatti, Woods non sente più dolore. Il suo stato di forma è buono e la voglia di stupire infinita. Il meglio, dunque, deve ancora arrivare. Rimonta incredibile di Fowler che festeggia e sfiora il record. Sette birdie nelle prime altrettante buche (accarezzato il primato mondiale) per il californiano, che chiude in 270 (67 70 72 61, -18) davanti al connazionale Charley Hoffman, costretto ad abdicare di fronte alla performance super del 28enne di Murrieta. Terzo posto per il britannico Tommy Fleetwood e lo statunitense Jordan Spieth (entrambi a -12). Molinari, invece, deve accontentarsi dell'8/o posto, dopo avere inseguito a lungo il podio. Buona la prova del torinese (-10), tra i migliori dell'Hero World challenge. Solo 14/o Dustin Johnson. La rincorsa di Fowler passa, dunque, in secondo piano. Anche a fine gara gli occhi del mondo sono tutti puntati su Woods. La leggenda è tornata ad essere protagonista.