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Montali "scuole, donne e Mezzogiorno il futuro"

Direttore progetto Ryder Cup, 'tutto procede'. Al via anche i lavori al club Marco Simone

Redazione ANSA


"Golf nelle scuole, inizio dei lavori al Marco Simone, promozione di tutto il territorio con una grande attenzione alle regioni del Sud dove presto potremo decidere di organizzare un Open d'Italia. E ancora: portare sempre più donne a giocare e creare icone del golf".
Gian Paolo Montali, direttore del progetto Ryder Cup 2022 e direttore tecnico delle squadre nazionali FIG, ha le idee chiare. Per il futuro ma anche per il presente. "Il 2018 - rivela - sarà un anno importante. Cercheremo di rendere operativi i nostri progetti". Tra questi, la promozione del territorio "con una grande attenzione per il Mezzogiorno".
Dalla Valle dei Templi (Agrigento), area archeologica siciliana dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità, lì dov'è cominciato il cammino verso l'edizione di Roma, alla "valle" dei… trulli. Al San Domenico Golf di Savelletri di Fasano (Brindisi) è in corso il primo "Challenge Sergio Melpignano". Davanti agli occhi attenti di Montali si sfidano, tra gli altri, a colpi di swing e putt, campioni del calibro di Costantino Rocca e Josè Maria Olazabal. In un evento all'insegna della beneficienza. L'intero incasso sarà devoluto alla Onlus "AmoPuglia", associazione che sostiene l'assistenza sanitaria oncologica.
Sport e solidarietà, dunque. Per onorare la memoria dell'avvocato tributarista Sergio Melpignano (scomparso nel 2015), inventore della "wedding valley" pugliese e fondatore di Borgo Egnazia. A lui si deve la creazione di strutture extralusso sulla costa di Fasano, divenute mete di grido per il turismo vip ma anche per il golf. "Ringrazio la famiglia Melpignano - sottolinea Montali - per questa iniziativa straordinaria. Il San Domenico Golf (18 buche) è un gioiello (realizzato dall'European Golf Design). Sono in Puglia anche per valutare la possibilità di organizzare in futuro un Open d'Italia. Qui come in Sicilia. Il progetto Ryder riguarda l'intero Paese ed è grazie a questi motivi che il governo è diventato il nostro primo sostenitore. Un plauso particolare va ai circoli e ai presidenti che hanno sposato le nostre iniziative".
Dal Sud al centro-Nord. Sabato 25 novembre il golf tornerà in piazza e questa volta sarà in scena a Firenze. "Porteremo i giovani fiorentini - rivela Montali - a scoprire questa disciplina. L'obiettivo da raggiungere è quello di avvicinare i ragazzi a questo sport togliendoli da altre situazioni. Nel 2018 incontreremo il Miur per programmare il futuro insieme. Siamo alla ricerca di zone dismesse da riqualificare. 'Se arriveremo anche in centri difficili come Napoli e Palermo?' Certamente. Andremo in ogni posto che ci verrà suggerito per creare valori e cultura sportiva. Ripeto, quello che verrà sarà un anno fondamentale. Inizieranno i lavori sul campo del Marco Simone Golf & Country Club (teatro della Ryder 2022) e ci concentreremo anche sul golf in rosa. Il sogno è quello di portare sempre più donne a giocare e a trovare il tempo di farlo".
Giovani ma non solo. Nel 2018 passeranno da 5 a 7 i professionisti italiani che giocheranno sull'European Tour. Oltre ai "big" ci saranno anche Andrea Pavan e Lorenzo Gagli, che in Spagna hanno ottenuto il pass per giocare nel massimo circuito europeo. "E' un successo - precisa Montali - per tutto il movimento. Avere così tanti giocatori sul tour europeo è fondamentale e premia l'ottimo lavoro svolto dalla federazione. Abbiamo incrementato gli sforzi sul settore tecnico e questi sono i risultati. Vogliamo creare icone del golf".
Massimo riserbo, invece, sulla prossima edizione dell'Open d'Italia (montepremi da 7 milioni di dollari) che si disputerà alla fine di maggio. Ma dove? "In ballo - ammette Montali - ci sono tante candidature e tutte le scelte devono passare al vaglio del consiglio federale". Il tempo stringe e dopo il successo di Monza (record di spettatori, 73.000) l'obiettivo non è solo quello di confermarsi ma di migliorarsi.
La marcia verso la Ryder 2022 prosegue. Il golf italiano continua la sua corsa puntando gli occhi su tutto il territorio. Quello della Federgolf è un progetto itinerante volto a raccontare le diverse realtà del Paese. L'intenzione è quella di allargare gli orizzonti con l'obiettivo di rendere questo sport sempre più popolare anche in zone troppo spesso dimenticate.

   

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