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Nuoto: leggenda Phelps, ora arrivederci a Londra

15:4624-08-2008

Campione americano simbolo giochi: otto ori, cancellato Spitz

Nuoto:  leggenda Phelps,  ora arrivederci a Londra

(ANSA) - PECHINO, - Ha pianto, riso, incantato, solcando l'acqua pechinese con l'eleganze di un delfino, e la voracita' di uno squalo. Michael Phelps cercava da quattro anni la chiave per mettere la sua faccia da ragazzone americano, ma soprattutto le sue gambe e braccia da super eroe della piscina, sul piedistallo della leggenda: c'e' riuscito nei primi Giochi in terra cinese, vincendo otto ori, con sette primati del mondo, e cancellando quel mito a tinte appannate di Mark Spitz, che da 36 anni faceva capolino ad ogni quadriennio con il peso dei suoi sette titoli di Monaco '72.

Quella del gigante di Baltimora e' stata una cavalcata senza precedenti nella storia a cinque cerchi: ha esordito con i 400 misti nel giorno dell'orgoglio americano, con il presidente Bush sugli spalti e l'inno a singhiozzi sul podio, ad accompagnare quelli inediti di Phelps. Ha concluso con la vittoria corale della staffetta a stelle e strisce, che non lo ha tradito. Anzi lo ha spinto veloce, con l'ennesimo crono stellare, sul trono dei piu' grandi: ha superato il mezzofondista Nurmi, la ginnasta Latynina, e il re dell'atletica Carl Lewis. Come lui nessuno mai, insomma, ed e' per questo che il nuotatore statunitense ha conquistato la copertina dei Giochi.

Il Cubo futurista si e' stretto per nove giorni intorno a Big Michael, che solo una volta ha provato il brivido di veder sfumare il sogno delle otto meraviglie: il 16 agosto ci ha provato il serbo Milorad Cavic a rovinargli la festa. Ma nei 100 farfalla un centesimo salva Phelps, per il settimo sigillo. Il resto e' stato applausi, bandiere, e una collezione di bouquet di rose rosse lanciate in tribuna. Quasi tutte per mamma Debbie: e' lei, la signora dai capelli neri e il mascara in evidenza, il faro della vita di super Michael. Perche' il ragazzo che ha inaugurato la moda della musica sparata in cuffia a bordo vasca, che sbandierando la sua dieta a base di pasta e pizza ha fatto un mega spot al made in Italy a tavola, e' anche un gran mammone. E' dalle donne della sua vita (nel cuore posto d'onore anche per le due sorelle) che e' corso ogni volta che la piscina gli ha dato ragione: e si e' stretto in un abbraccio tra le lacrime quando l'obiettivo era centrato. ''Voglio solo abbracciare mia madre'' le prime parole del campione quando sul suo collo pendeva gia' l'ottavo oro dei Giochi di Pechino. Eppure sembra che proprio in Cina re Michael abbia trovato un'altra donna che gli faccia battere il cuore: la bella Stephanie Rice, campionessa della nazionale di nuoto australiana, 3 ori e altrettanti record del mondo in questa edizione dei Giochi, ex fidanzata di Eamon Sullivan. I due sono stati avvistati in atteggiamenti teneri nella festa di chiusura.

''Sono un pesce fuori dall'acqua, non saprei fare altro'' ha sempre detto l'americano. In vasca lo ha dimostrato, perche' le Olimpiadi di Pechino, a sipario calato, sono Michael Phelps, il ragazzo da 12.000 calorie al giorno e da un milione di dollari. Il nuotatore divide la scena con l'altro grandissimo di questi Giochi, quell'Usain Bolt che pochi passi piu' in la' dall'Acquatic center, nel Nido D'Uccello ha frantumato tutti i record della velocita'. Dietro al campione americano tutto il nuoto che nell'edizione appena conclusa ha fatto ancora un salto in avanti: venticinque record del mondo stabiliti, in cui per una volta c'e' anche un pezzo d'Italia. Ha la faccia da bad girl di Federica Pellegrini, che si mangia l'oro dei 400 stile, e poi si riscatta ampiamente con il titolo e doppio primato mondiale sui 200. E sono state Olimpiadi in cui in acqua ha tenuto banco anche la guerra dei costumi: a tenere la scena il body laser adottato, tra l'altro, dalla squadra americana. Mute ad altissima tecnologia, dei bob in tessuto e poliuretano studiati per scivolare sull'acqua come saette. 'Aiutino' regolare? La Fina ha dato il via libera, innescando un vespaio senza fine. Ma lui, il campione che ha stracciato qualsiasi record, si puo' permettere il lusso di snobbarli i costumi di ultima generazione: li indossa, da contratto, ma preferirebbe tornare all'antico. Magari allo slip un po' vintage, lo stesso con cui quasi 40 anni fa volava in acqua il mito senza piu' record che si chiama Spitz. A Londra Super Michael sara' ancora l'uomo da battere. Mission impossible per il resto del mondo che nuota. (ANSA)

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