Pubblicità

Pubblicità:


Home > Speciale Giochi Olimpici 2008

Atletica, sfogo Rigaudo: Italia punta su pochi

19:0121-08-2008

Pasticci e polemiche, Collio: cosi' non si va da nessuna parte

Atletica,  sfogo Rigaudo:  Italia punta su pochi

(ANSA) - PECHINO, 21 AGO - Il pasticcio delle staffette mette per una volta sullo stesso piano l'Italia con la superpotenza Usa, ma tra gli azzurri e' gia' aria di polemica. Il bronzo di Elisa Rigaudo nella marcia, primo lampo dell'atletica ai Giochi di Pechino, non basta per rasserenare un ambiente che alla prima occasione esplode. Ed e' proprio la marciatrice a parlare di una ''federazione che punta tutto su pochi atleti''. Cosi' a poche ore dall'attesa prova di Alex Schwazer, il marciatore a cui l'atletica azzurra affida nella notte italiana tutte le sue ambizioni piu' alte, dal 'Nido' di Pechino insieme a qualche delusioni volano anche strali. L'occasione l'ha offerta la doppia squalifica delle staffette, uomini e donne: il primo ad alzare la voce e a puntare l'indice contro al gestione degli atleti da parte della federazione e' stato Simone Collio. ''Abbiamo sbagliato e ci prendiamo tutte le nostre responsabilita' - ha detto il velocista azzurro -. Ma non e' tutta colpa nostra. Dai mondiali di Parigi in poi, abbiamo cambiato sei volte il quartetto. Vengono prese decisioni che a mio avviso non sono corrette. E noi non capiamo perche'. Cosi' non si va da nessuna parte''. Gli azzurri, anche senza la squalifica, non avrebbero comunque centrato il passaggio in finale, fuori per undici centesimi.

Sorte condivisa con le compagne di nazionale: alla 4X100 composta da Pistone, Cali', Arcione e Alloh e' infatti toccata la stessa sorte, squalificata in semifinale. Un tonfo che per una volta, a parziale consolazione, l'Italia puo' condividere con gli Stati Uniti: fuori sia gli uomini che le donne a stelle e strisce, in entrambi i casi per aver perso il testimone (tra i maschi l'errore e' di Tyson Gay). Ma se quelle degli staffettisti sembrano polemiche dettate anche dalla delusione per il pessimo risultato in pista, le parole della Rigaudo, che la medaglia invece la porta al collo, sono ancora piu' significative.

''In Italia focalizzano l'attenzione soltanto su pochi atleti e ci si dimentica di quelli che non fanno pubblicita'...'' l'affondo della marciatrice. ''Ci si ricorda di noi solo in queste occasioni - prosegue Rigaudo - gli altri fanno le pubblicita' mentre gente come noi fatica ad allenarsi. L'atletica in realta' non sperava in tantissime medaglie, ma la verita' e' che la nostra federazione punta tutto su pochi atleti. E' una questione di mentalita' italiana. In Italia facciamo poco e fatichiamo poco. I calciatori? Il loro sforzo non e' paragonabile a chi fa la marcia''.(ANSA)

Segnala a:

I video


Photogallery


Photogallery Storica

Mito azzurro

Gli eroi azzurri da Dorando Pietri ai giorni nostri.

  • Enrico Porro, oro nella lotta greco-romana a Londra nel 1908
  • La storica vittoria di Livio Berruti nei 200 metri alle olimpiadi di Roma
  • Sara Simeoni: oro a Mosca e argento a Los Angeles nel salto in alto
  • Un trio storico del canottaggio: i fratelli Abbagnale e Peppino Di Capua

Un secolo di imprese e medaglie, di uomini e donne che hanno fatto la storia dello sport italiano.