Carrara addio giochi, ora aiuto bimbi autistici
Azzurra di ciclismo deludente in pista: io finisco qui
(dell' inviato Paolo Mori) (ANSA) - PECHINO, 18 AGO - Il
ciclismo restera' la sua passione, ma nel futuro ci sono un
scuola di pet therapy ''per aiutare i bambini autistici'' e
una gelateria ''perche' aprirla e' il mio sogno da sempre''.
Vera Carrara ha gli occhioni verdi gonfi di lacrime quando
al termine della gara olimpica della corsa a punti annuncia
che lascera' il ciclismo dopo 21 anni di pedalate,
confermando un'idea che aveva gia' in testa prima dell'
inizio dell' Olimpiade.
Lei, 28 anni, due titoli mondiali di specialita' alle
spalle (2005 e 2006), un quinto posto ai Giochi di Atene,
qui tra le favorite della corsa, avrebbe voluto lasciare con
una medaglia olimpica. La pista oggi ha detto che non era la
sua giornata. Ha chiuso solo al 14/mo posto con appena un
punto conquistato, deludendo se stessa, il tecnico Edoardo
Salvoldi, i vertici del Coni che su di lei puntavano per
arricchire il medagliere azzurro. ''Finisco qui - dice
piangendo - a fine stagione lascio. Ho avuto le mie
possibilita', ho partecipato a due Olimpiadi. Ma ora e'
arrivato il momento di pensare a cosa fare da grandi''.
Il presente e' la polizia. ''Resto in polizia, magari mi
assegnano ad un gruppo sportivo dove posso fare il
direttore. Poi si vedra' perche' i miei progetti prevedono
l' apertura di una gelateria e una pet therapy. Ma chissa'
quando potro' realizzarli''. Lei, che ha compiuto studi da
geometra, si e' scoperta aspirante psicologa e vuol aiutare
i bambini a risolvere i loro problemi con l' aiuto dei cani.
Tutto merito dei genitori che le hanno insegnato ad amare e
vivere con gli animali. ''Ho visto cosa sono in grado di
trasmettere i cani. Avevo un levriere afgano, Jessica, che
e' morta alcuni mesi fa. Tutte le volte che mi vede
preparare le valigie per qualche trasferta, si mette in un
angolo della casa e rimane immobile. Non e' comunicazione
verbale, ma sono gesti che esprimono molto, ecco perche'
spero con i cani di poter aiutare i bambini autistici''.
Meglio pensare al futuro, e' anche un modo per cancellare
una prova che nulla ha da ricordare per l' azzurra. ''Ho
fatto un disastro, ho sbagliato a correre, ho trovato una
giornata no e quando le cose vanno cosi' ci si mette anche
la sfortuna. Peccato perche' prima della gara avevo buone
sensazioni'', spiega l' atleta lombarda che aveva scelto un
rapporto duro che alla fine ne ha condizionato la gara.
''Speravo in una ventina di giri di rodaggio, invece la
corsa e' partita subito forte e alla fine quel rapporto duro
mi ha condizionato, non mi ha lasciato gambe per le volate.
Ho provato a stare davanti, a recuperare, ma non ho trovato
collaborazione. Anzi, sono stata marcata a vista. Cosi' la
Vos (oro, ndr) ha fatto cio' che ha voluto. Ma non dite che
la responsabilita' del pronostico mi ha condizionata. Se
qualcuno mi dava favorita vuol dire che me lo meritavo''.
Voleva salire sul podio per se' e per l' Italia e non c'e'
riuscita. Ora cerchera' di vincere aiutando i bambini
autistici. (ANSA)