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Pellegrini si mangia l'oro, non solo colpa mia

12:3611-08-2008

Tonfo azzurra, 5/a nei 400 sl: 'Per noi duro gareggiare mattina'

Pellegrini si mangia l'oro,  non solo colpa mia

(dell'inviata Alessandra Rotili)(ANSA) - PECHINO, 11 AGO - Si e' mangiata la medaglia, ma non ha voglia di piangere. Perche' il flop clamoroso a Pechino dei 400 stile, la gara in cui appena quattro mesi mesi fa ha compiuto l'impresa da record, ''non e' solo colpa mia''. Federica Pellegrini affonda nell'acqua magica, finora solo per gli altri, del Water Cube cinese, e non si strappa i capelli, piuttosto accusa: si sente piu' spaesata'' che ''delusa'', anche se la testa bassa con cui e' sgusciata via dalla piscina dopo il quinto posto, la dice lunga sull'umore nero.

Ecco allora che decide di scaricare la responsabilita' della controprestazione sull'inversione oraria delle finali del nuoto ai Giochi cinesi. ''Per noi e' troppo duro gareggiare di mattina, sembrera' una scusa banale, ma non abbiamo mai fatto competizioni: una cosa e' allenarsi, e noi lo abbiamo fatto, un'altra e' misurarsi con gare vere. Io mi sono mangiata la medaglia, ho sbagliato la gara ma la colpa non e' solo mia'': quanto basta per scatenare la polemica. Gli azzurri non carburano bene al mattino, eppure Alessia Filippi, ma anche la 4X100 stile uomini al risveglio sono stati impeccabili. Tra tanto gossip, baci e amore con Luca Marin sbandierato ai quattro venti, la star del nuoto italiano, era sicura di arrivare la' dove non le era riuscito quattro anni fa: all'oro olimpico, perche' nei 400 sl era lei la donna da battere, la piu' veloce sul pianeta. Invece e' rimasta intrappolata in una gara tattica e lenta, e di fatto non e' mai stata in corsa, nemmeno per il podio. Terza solo tra i 200 e i 300 metri. Poi il nulla. E alla fine lo stupore diventa rabbia, perche' a toccare per prima e' l'inglese Rebecca Adlington: le e' bastato un 4'03''22 per strappare l'oro virtuale dal collo di Fede. Ma l'azzurra vale di piu', e lo aveva dimostrando nelle qualificazioni, con un 4'02''19 - record olimpico - che l'avrebbe fatta vincere a occhi chiusi. ''La condizione c'e' e si e' visto - ci tiene a sottolineare - E quanto alla tensione, era giusta. Come agli europei. Mi dispiace, perche' la medaglia si prendeva con 4''03''''.

La verita' e' che in acqua non le e' riuscito nulla di quello che e' capace: la partenza, la bracciata, il ritmo. Ha fallito tutto, mostrando l'incapacita' a gestire anche sul piano emotivo la sfida che conta. ''Ho sbagliato gara - ammette l'azzurra - sono passata troppo lenta e non sono riuscita a prendere il ritmo''. Sbaglia anche l'americana Katie Hoff, arrivata a Pechino per fare la versione rosa di Phelps: si accascia quasi in lacrime sull'acqua, ma almeno vince l'argento. ''Non capisco cosa mi sia successo, dobbiamo analizzare tutto - continua Pellegrini - Le sensazioni durante il riscaldamento erano buone, io non credo sia stata solo la tensione. La soluzione? Non c'e', non e' che si possono cambiare le abitudini da un giorno all'altro. Ora si ricomincia, penso ai 200, gara che sento piu' mia e che gestisco meglio: sono veloci e il cambio pomeriggio mattina dovrebbe incidere meno''.

La miccia comunque e' accesa, anche se c'e' chi come Filippo Magnini, atteso alla sfida dei 100 stile, che preferisce girare intorno al 'caso'. ''Non voglio polemiche, troppe cose ci sarebbero da dire - dice - Io mi sento meglio al mattino, e' un anno che facciamo allenamenti pesanti di mattina. Quanto a Fede e' peggiorata molto, e' molto tesa''. Certo non come gli americani, che hanno tarato tutta la preparazione in vista di Pechino, Trials compresi. ''Loro si', ma quando mai gli italiani sono stati agevolati in qualche cosa...'' lancia il sasso il campione del mondo della velocita'.

La prima carta buona pero' l'Italia la spreca: niente medaglia e molte polemiche. Non serve neanche a consolare Pellegrini un altro tonfo, quello della rivale francese, Laure Manaudou, che fino a un anno fa era la regina della vasca e del cuore di Luca Marin e oggi e' finita ultima. La delusione e' troppa. A Fede almeno restano i baci e l'amore del suo Luca, che, dalla tribuna del Cubo, non l'ha persa un momento, fotografando bracciata dopo bracciata ogni istante. E la voglia di rifarsi sui 200. (ANSA)

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