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SCOMMESSE: STUDIO MATHESIS - E' CRISI PER I NEGOZI DELLA RETE BERSANI

In controtendenza con la generalizzata percezione del mercato e le analisi del settore, la società di consulenza Mathesis di Roma, uno dei più importanti studi specializzati nella consulenza strategica e che ha tra i suoi riami d'interesse anche a quello del gaming, ha pubblicato uno studio sulla raccolta di scommesse sportive per canale di vendita, secondo il quale esistono prospettive di crisi per alcune aree del settore giochi. In particolare, la rete dei Negozi Bersani potrebbe subire a breve assestamenti e chiusure di punti non autosufficienti dal punto di vista economico. Nello studio pubblicato, Daniele Ughi, afferma che i ricavi medi per punto vendita relativi alla rete di Negozi Bersani non sono sufficienti a pagare i costi di gestione e l'ammortamento novennale della concessione ipotizzando possibili chiusure per le agenzie assegnate ad esito del Bando 2006. Il continuo rilascio di dati che evidenziano la crescita della raccolta di scommesse sportive nasconde al suo interno un duplice elemento idoneo a fuorviare una corretta analisi di questo settore specifico del mercato dei giochi italiano. Il dato complessivo mensilmente rilasciato da AAMS e ripreso con toni trionfalistici da giornali economici e rubriche sui giochi di quotidiani e riviste, è riferito infatti, cumulativamente, sia ai risultati sulla raccolta online, sia quelli in rete fisica. Se da un lato, sulla carta, la raccolta online, inclusa quella di scommesse sportive, presenta tassi di crescita interessanti il settore offline, cioè la raccolta in rete fisica o almeno una parte rilevante di esso, deve essere - secondo Mathesis - considerato addirittura in crisi. Sulla base dei dati ufficiali resi noti a Gennaio, nel 2009 la raccolta di scommesse sportive totale è stata di 4,03 miliardi di Euro così suddivisa (elaborazione Mathesis): dettaglio raccolta per canale -2009, Rete "2000" 1.789,15 (44,44%), Rete Bersani 2.236,85 (55,56%), Totale raccolta 4.026,00 (100,00%). Dettaglio rete Bersani: di cui Negozi 570,40(25,50%), di cui Corner 1.116,19 (49,90%) di cui a Distanza 550,26 (24,60%), Totale Bersani 2.236,85 (100%). Poiché, sempre secondo dati ufficiali, la raccolta di scommesse sportive online nel 2009 è stata di 1,2 miliardi di Euro, per differenza, otteniamo un dato che nessuna fonte ufficiale ha mai rilasciato: le vecchie concessioni sportive c.d. "2000" ad oggi autorizzate anche a raccogliere scommesse online, hanno realizzato oltre 650 milioni di raccolta su internet. Di contro la raccolta effettiva in rete fisica, sempre della rete di agenzie "2000" , deve essere ridotta dell'importo raccolto online e quindi scendere a 1,1 miliardi di Euro. La raccolta in rete fisica per tipo di punto risulta quindi la seguente: Raccolta di scommesse sportive per punto vendita - anno 2009 (Euro/mil) - conc. 2000 Rete Bersani - agenzie 1.118,28 (39,9%), negozi 570,40 (20,3%), corner 1.116,20 (39,8%), totale 2804,89 (100,0%) e quella online per tipo di concessione utilizzata la seguente: raccolta di scommesse sportive online - anno 2009 (Euro/mil) - conc. 2000 671,39 (55,0%), Rete Bersani 550,26 (45,0%), Totale 1.221,65 (100%). I dati elaborati dalla Mathesis consentono quindi di esaminare il mercato con maggiore dettaglio di analisi per canale di vendita. La rete fisica Il primo elemento d'interesse è che: la rete dei Negozi Bersani (mediamente) è in grave crisi. Il sito ufficiale di AAMS dichiara che i Negozi Bersani sono 1.241. Dividendosi 570 milioni di Euro realizzano circa 450.000 Euro di raccolta ognuno. Nel 2009 la resa per il "banco" al netto dell'Imposta Unica è stata del 16% circa e quindi ogni Negozio ha avuto a disposizione poco più di 70.000 Euro per pagare i costi di gestione del punto vendita, ammortamento delle attrezzature e della concessione. Considerati gli elevatissimi costi del personale necessari a tenere aperti i punti vendita (per legge 364 giorni all'anno) è evidente la situazione economica del singolo Negozio. Un'analisi obiettiva ci impone di tenere conto che tutti i Negozi di scommesse gestiscono al loro interno i cosiddetti apparecchi da intrattenimento (slot machine) e che ogni apparecchio - sempre facendo riferimento a medie nazionali ufficiali - è in grado di produrre ricavi per il punto oscillanti tra i 4 e i 6.000 Euro annui. Con 6 - 8 apparecchi istallati i ricavi lordi medi a disposizione del punto vendita salgono a poco più di 100.000 Euro annui. Con i quali, nel caso di punto vendita di proprietà diretta del concessionario, devono essere pagati non meno di 60-70.000 Euro per il personale, l'affitto, il servizio di connessione a SoGeI attraverso provider, utenze, spese generali e come già detto l'ammortamento della concessione e degli allestimenti. Nel caso di punto vendita in franchising (modello di business adottato da quasi tutti i grandi operatori) i ricavi scendono ulteriormente essendo previsti accordi provvigionali con il gestore del punto, che oscillano tra 8 e 11% dei volumi raccolti. In questa seconda ipotesi i ricavi lordi del punto scenderebbero a 70-80.000 Euro (comprese le slot machines), con l'unico beneficio che, in molti casi, il punto vendita è gestito direttamente dal titolare che può organizzare la copertura degli orari di apertura con una flessibilità non possibile ad un grande gruppo. Il fatto che una parte della rete di Negozi Bersani sia composta da negozi a doppia concessione, ippica e sportiva, non alleggerisce il problema. La raccolta di scommesse ippiche è in calo vertiginoso da anni e comunque la gestione di un'agenzia ippica comporta investimenti in tecnologie e costi del personale molto più elevati e la differenza di ricavi netti dopo i maggiori costi per il personale e gli ammortamenti non può essere considerata significativa. In ogni caso i Negozi Bersani con doppia concessione non sono più di 600 e ne rimangono circa altrettanti a concessione singola (solo sport) per i quali le considerazioni sono quelle esposte. Molto diversa la situazione della rete dei Corner Bersani e delle "vecchie agenzie" antecedenti al Bando Bersani che realizzano volumi di raccolta ampiamente sufficienti a pagare i costi e remunerare gli investimenti. Raccolta media per punto vendita - 2009 (Euro/mil) - elaborazioni Mathesis: Concess. 2000 - Agenzie: raccolta 1.118,28, Numero POS per tipo 766, Raccolta media per POS 1,46. Rete Bersani - Negozi: raccolta 570,40, Numero POS per tipo 1.241, Raccolta media per POS 0,46. Corner: raccolta 1.116,20, Numero POS per tipo 4.241, Raccolta media per POS 0,26. Totale: raccolta 2.804,78, Numero POS per tipo 6.248. Le agenzie sportive del 2000 - al contrario delle Bersani - sono praticamente tutte equipaggiate con doppia concessione (ippica e sport) e quindi oltre a beneficiare di ricavi dopo l'imposta unica, mediamente pari a circa 240.000 Euro per raccolta da scommesse sportive, sempre secondo i dati ufficiali, realizzano la fetta più grossa della raccolta sulle scommesse ippiche per le quali hanno un radicamento territoriale, in alcuni, casi cinquantennale. I Corner della rete Bersani con circa 260.000 Euro di raccolta media realizzano ricavi per circa 40.000 Euro (sempre applicando una resa del gioco del 16% dopo l'imposta unica) solitamente suddivisi tra punto vendita e concessionario che, nello specifico caso, difficilmente coincidono essendo i Corner tipicamente affidati a terzi gestori di Bar e altri esercizi commerciali. Per il punto vendita i costi marginali necessari per gestire la raccolta di scommesse sportive sono trascurabili rientrando largamente in quelli sostenuti per l'attività principale e quindi il ricavo da scommesse rappresenta, quasi integralmente, un utile dell'attività. I concessionari pur dovendo spesare l'ammortamento per l'acquisto della concessione hanno ugualmente un ritorno sugli investimenti effettuati più che accettabile, sempre che le offerte per l'aggiudicazione siano state ragionevoli e siano dotati di una struttura di controllo della rete efficiente.