ANSA.it - Canale Giochi e Scommesse

Menu veloce:


Pubblicità:


NEWS AGICOS

»2010-06-30 15:27
CONVEGNO BWIN-GD: HUMAN HIGHWAY, LA FREQUENZA DI GIOCO RESTA COSTANTE

Per quanto riguarda la frequenza di gioco, c'è da dire che essa resta costante, e sempre tra l'1 e il 2% è la percentuale dei giocatori che non riescono a controllare gli impulsi. Oscilla invece tra il 5 e il 10% la percentuale di chi ha difficoltà a controllare gli impulsi in determinate situazioni. Maggiore oculatezza ad esempio si riscontra nella gestione del denaro e nell'ammettere le perdite: sono relativamente più basse le percentuali di chi spende al gioco più di quanto si era prefissato o di quanto ne aveva a disposizione, e di chi non ammette con gli altri quanto ha perso. Più elevati, invece, i numeri di chi impiega al gioco più tempo di quanto si era prefissato. Le percentuali salgono leggermente nel caso della percezione del gioco: il 2,6% dei giocatori regolarmente si lascia prendere dal gioco e poi si sente in colpa; al 18% capita di frequente. Il 2,4% dei giocatori pensa invece che quando sta perdendo debba continuare a giocare fino a quando non si rifà, il 6,5% è abbastanza d'accordo con una simile affermazione. Più basse le percentuali di chi pensa a giocare appena si sveglia, tra chi è completamente d'accordo e chi lo è abbastanza si raggiunge il 4,3%. Anche in questo caso la maggior parte dei giocatori si dimostra cosciente, la maggioranza assoluta (con una forchetta tra il 54 e il 74%) ha risposto "mai" a tutte le domande poste dai ricercatori Human Highway. Sul totale del campione, solo il 12% mostra qualche rischio di gioco problematico. Secondo i dati emersi dalla ricerca condotta da Human Highway, la percentuale di giocatori con qualche rischio di ludopatia è più elevata tra chi predilige i giochi di abilità (quasi 15%) ma poi la "conversione" dei giocatori a rischio in ludopatici è inferiore (0,17%) che per le altre tipologie di gioco. Al contrario per le scommesse la percentuale di giocatori a rischio (10,7%) è inferiore alla media ma il tasso di "conversione" da giocatore a rischio a ludopatico è decisamente più elevato (0,38%). Per quanto riguarda le diverse tipologie di gioco, e le quantità, predilette dai ludopati, emerge che chi ha problemi con il gioco, sceglie di giocare a più tipologie di gioco differenti (in media 9,4). Il giocatore con qualche rischio di ludopatia gioca mediamente a 4,1 tipologie di gioco differenti, il giocatore con nessun rischio, come visto, si ferma a quota 2. Esiste una chiara correlazione tra ludopatia e frequenza di gioco mensile: il numero medio di giocate mensili (al gioco preferito) nei ludopati sale a quota 9,6. Il totale di giocatori, invece, si ferma a 4,4. Aumenta il numero per chi mostra qualche rischio (6,4) mentre chi non ha mai palesato alcun genere di problema né di rischio si ferma a 3,9. Inoltre, il 40% circa dei ludopatici spende mensilmente per giocare - al solo gioco preferito - più di 500 euro. Quasi un terzo dei ludopatici, quindi, spende mensilmente per giocare (al solo gioco preferito) più del 10% di quanto spende per il mantenimento del proprio nucleo familiare. Queste stime sono ovviamente per difetto perché il ludopatico e il giocatore con qualche rischio, giocano mediamente a più tipologie di gioco differenti (rispettivamente 9,4 e 5). I giocatori problematici sono concentrati soprattutto al Sud Italia ("concentrazione elevata") e a Nord Ovest ("concentrazione medio-bassa"). Si tratta soprattutto di uomini (128), che come titolo di studio possiedono solo la licenza media inferiore (124) e che non mostrano particolari interessi nel tempo libero (159). Rientrano soprattutto nella fascia d'età tra i 35 e i 44 anni (138), con una spesa complessiva mensile che supera i 3000 euro (378). Diverse le motivazioni e le sfere socio-demografiche riconducibili al fenomeno ludopatia: il 17,7% dei giocatori, per esempio, dichiara di essere insoddisfatto della dimensione relazionale della sua vita (la percentuale di insoddisfatti in questo ambito è del 16,6% nel totale popolazione). La concentrazione di ludopatici in questo segmento di "insoddisfatti" è superiore rispetto alla concentrazione nel totale giocatori. Il 32,3% dei giocatori dichiara di essere insoddisfatto della dimensione sociale della sua vita (la percentuale di insoddisfatti in questo ambito è del 30,3% nel totale popolazione). Il 21,1% dei giocatori dichiara di avere disturbi nella dimensione psicologica (20,6% nel totale popolazione): la concentrazione di ludopatici in questo segmento è decisamente superiore rispetto alla concentrazione nel totale giocatori. Anche quando si considera chi ha problemi in tutte e tre le dimensioni considerate (ossia il 5,5% dei giocatori), si osserva un'elevata concentrazione di ludopatici.


Copyright 1999-2007 ANSA - Tutti i diritti sono riservati

Canale a cura di AGICOS

Link utili


Pubblicità ADV 300x250
Pubblicità ADV 300x250

Menu di servizio: