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NEWS AGICOS

»2010-02-17 17:19
CROUPIER: I RISULTATI DI UNO STUDIO CFC E CASINOS AUSTRIA SULLO STRESS DA LAVORO

I guadagni dei croupier, senza dubbio, invogliano molti giovani a intraprendere la carriera. Ma, come già sottolineato, pro e contro vanno ben valutati quando si fanno scelte di campo di questo genere. A tal riguardo, sembra interessante citare i risultai di uno studio compiuto alcuni anni fa da Stefano Melani - general manager del Centro Formazione Croupier - e Casinos Austria, sullo stress da lavoro di chi fa questo mestiere. Gli studi partono dall'analisi del ritmo biologico e, come si lascia immaginare, dalle conseguenze che comporta un lavoro svolto prettamente di notte. Il ritmo più appropriato per l'essere umano è quello chiamato "Diurno". Nell'uomo si crea, secondo il parere unanime degli scienziati, in conseguenza dell'attività sociale dell'uomo nel suo ambiente: se la maggior parte degli esseri umani dormisse durante il giorno ed esercitasse la propria attività durante la notte, il lavoratore notturno vedrebbe il suo ritmo diurno modificarsi, in conseguenza dei cambiamenti avvenuti nei suoi contatti sociali, ma è anche noto che l'uomo sopravvive meno a lungo alla mancanza di sonno che alla mancanza di nutrimento. Le conseguenze generali del lavoro notturno sono principalmente di natura fisiologica e psicologica. Il fatto di lavorare di notte e dormire di giorno, infatti, comporta due tipi di fatiche: una è legata al fatto che il corpo lavora durante le ore in cui le capacità fisiche sono ridotte; l'altra risulta dalla necessità di dormire durante il periodo di attività del corpo . Questo aumenta il problema del sonno diurno ,che non è sufficientemente ristoratore.Di conseguenza, il lavoro notturno è sempre più faticoso del lavoro diurno( in rapporto alla medesima durata del lavoro). Il sonno diurno non è soltanto più corto, ma molto sovente interrotto. I lavoratori notturni sono di conseguenza più facilmente sovraffaticati e non iniziano mai il loro lavoro riposati come i lavoratori diurni. Secondo lo studio in questione, le principali conseguenze mediche e patologiche, vanno rintracciate nell' aumento della frequenza di affezioni gastrointestinali in particolare di gastriti o ulcere allo stomaco e al duodeno - visto che viene interrotta il fisiologico ritmo alimentare - e nel verificarsi di malattie nervose. Lo E' stato constatato che il 65% circa delle malattie nervose compaiono nei lavoratori notturni (contro il 25% nei lavoratori diurni). Sono essenzialmente le turbe del sonno che conducono a gravi disturbi dell'insieme del metabolismo e dell'equilibrio ormonale. Tra le forme più caratteristiche della "sindrome da lavoro notturno" figurano la stanchezza, la mancanza di appetito, la difficoltà di concentrazione, e la sensazione di benessere generale è di gran lunga inferiore.


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