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Due ore dibattimento, Schwazer ultimo a essere ascoltato

Il legale: "Alex determinato, vuole vincere anche questa gara"

Redazione ANSA ROMA

"Abbiamo visto Alex sereno, motivato e determinato come prima di una gara. E di solito le gare lui le vince, speriamo vinca anche questa". L'avvocato Giuseppe Sorcinelli dell'entourage del marciatore altoatesino Schwazer racconta così in una pausa lo svolgimento dell'udienza al Tas a Rio, dopo due ore di dibattimento: "I giudici hanno accolto la deposizione del professor Donati - ha aggiunto - attraverso l'utilizzo del videoproiettore per l'esposizione della sua testimonianza". La difesa, ha fatto sapere Sorcinelli, contesta anche un vizio formale, ovvero l'indicazione della provenienza del campione non consentita dal regolamento, prelevato a capodanno in un controllo effettuato a Racines ad Alex Schwazer, che consentirebbe di fatto l'individuazione dell'atleta bolzanino: "Prima della testimonianza di Donati, saranno ascoltati i testi della Iaaf che tendono a ribadire la regolarità del prelievo e del trasporto della provetta incriminata verso il laboratorio". Dopo gli interventi dei 'trasportatori' e quello di Donati, ci sarà il collegamento via skype da Roma con i periti di parte Schwazer, Pieraccini, Ronci, D'Ottavio e De Boer, e successivamente i funzionari della Nado Italia. A chiudere eventuali domande e obiezioni delle parti. Infine dovrebbe toccare a Schwazer

Alex Schwazer, accompagnato dai suoi legali Gerhard Brandstaetter e Giuseppe Sorcinelli e dal suo allenatore Sandro Donati, è arrivato nell'albergo nel centro di Rio de Janeiro per l'udienza del Tas, in programma all'interno di uno studio legale. Il Tribunale per l'arbitrato dello sport dovrà valutare il ricorso d'urgenza del marciatore azzurro contro la sospensione per doping che gli impedisce di partecipare ai Giochi. Dall'entourage del marciatore azzurro non filtra molto ottimismo sulla possibilità che il ricorso venga assolto: "La sentenza e' già scritta" e' il pensiero dominante, mentre Schwazer continua ad "essere estremamente determinato ad andare fino in fondo". La linea difensiva resta la stessa e punta ad ottenere l'annullamento della sospensione "per evidenti vizi procedurali". Vizi che secondo i legali di Schwazer dovrebbero prevalere sulla stessa positivita'. Mentre i tempi sulla prova del Dna, peraltro non accettata, non avrebbero comunque permesso al marciatore di correre a Rio, anche se i legali ribadiscono che nessuno pensa ad una sostituzione della provetta. La sentenza, secondo lo staff del marciatore, potrebbe arrivare anche in giornata.
   

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