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Pellegrini e Paltrinieri speranze azzurre dimenticare Londra

Dimenticare Londra e le zero medaglie alle olimpiadi di quattro anni fa: è l'obiettivo dell'Italia del nuoto a Rio de Janeiro. A guidare la spedizione azzurra (35 i convocati dal dt Cesare Butini, 17 donne e 18 uomini) Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, punte di diamante del nuoto azzurro. La Pellegrini a Rio sarà portabandiera azzurra: il 5 agosto, giorno del suo 28esimo compleanno sfilerà con il tricolore consegnatole meno di un mese fa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ''una bella responsabilità'' aveva detto il giorno della consegna del tricolore.
I quattro anni che sono passati dal disastro londinese fino alla vigilia dei giochi brasiliani hanno visto ancora in primo piano Federica Pellegrini. La nuotatrice veneta ha un palmares infinito, 42 medaglie tra mondiali ed europei in vasca lunga e corta, 11 record mondiali tra 200 e 400 sl ed è pronta a dare battaglia anche se sa che le sue rivali, in primis la diciannovenne statunitense Katie Ledecky, le daranno filo da torcere. A Rio la 'divina' del nuoto italiano farà i 200 stile dove si troverà di fronte proprio la Ledecky, poi ci sono i 100, dove nell'ultimo Settecolli ha stabilito il nuovo record italiano e la staffetta 4x200, qui l'obiettivo è la finale. Quale sia il vero obiettivo Federica Pellegrini non lo svela: ''ho un sogno grande'' aveva detto, ''ma non lo dico, altrimenti non si avvera'' Katie Ledecky si presenta a Rio forte del primo miglior tempo stagionale sui 200 sl in 1'54"43 davanti all'1'54"55 di Federica Pellegrini del Settecolli.
Punta decisamente ad una medaglia pesante Gregorio Paltrinieri: 21 anni, sette ori già in tasca fra Mondiali ed Europei, un record mondiale in vasca corta e uno europeo in vasca lunga. I ''pericoli'' a Rio possono arrivare dall'americano Connor Jaeger e dall'australiano Mack Horton. Reduce dalla medaglia d'oro agli ultimi europei di nuoto nei 100 metri, Luca Dotto vuole sorprendere anche a Rio. Capitano azzurro sarà Filippo Magnini. Fondamentale sarà la sua esperienza nelle staffette 4x100 e 4x200 stile dove gli azzurri puntano a sorprendere. Un altro azzurro da tenere d'occhio sarà Gabriele Detti, campione europeo nei 400 stile e che potrebbe ricoprire il ruolo di outsider.
Quella di Rio sarà la quinta olimpiade consecutiva per Michael Phelps. Lo 'squalo' di Baltimora, tornato in vasca nel 2014 dopo essersi ritirato dopo le delusioni di Londra 2012. Phelps sa che a Rio sara' comunque dura, ma sogna lo stesso la rivincita di Londra. "Riuscire a tornare in vasca e'
stato piu' duro di qualsiasi gara che io abbia mai fatto'' aveva detto dopo aver conquistato il pass per i Giochi. A 31 anni fa un certo effetto rivederlo ai blocchi di partenza. Ma lui se lo puo' permettere perche' e' il piu' grande di tutti, il piu' medagliato della storia della storia olimpica (18 ori su 22 medaglie). Una lunga avventura olimpica la sua iniziata nel 2000 a Sydney a soli 15 anni, poi il record di Mark Spitz oscurato, dopo i sei ori di Atene, fino al flop di Londra 2012 dove aveva perso proprio i 200 farfalla. Sembrava al passo d'addio, e invece cosi' non e' stato, e adesso si prepara per la rivincita, anche se adesso non e' piu' il re incontrastato e la concorrenza e' tanta. Primo fra tutti il sudafricano Chad Le Clos che nel 2012 gli sfilo' l'oro nella sua gara. A Rio con Phelps ci sarà anche Tom Shields. Ma a Rio dovra' fare i conti anche con l'ungherese Laszlo Cseh, che detiene il primo posto nella classifica mondiale stagionale in 1'52"91.

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