Lorenzin, battersi per salute donne
'Porteremo tema a prossimo G7 ministri Sanità a novembre'
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - Oggi piu' che mai e' necessario
"battersi per il riconoscimento del diritto alla salute delle
donne: e' infatti singolare pensare che nel 2017 ci sia ancora
qualcuno che non riconosce la diversita' uomo-donna per la
medicina, tendendo a negare tali differenze". Lo ha sottolineato
il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo al
convegno 'Chi l'ha detto che donne e uomini sono uguali? Pari
opportunita' nella differenza', promosso da Farmindustria.
Spesso, ha osservato Lorenzin, viene detto che una medicina
di genere ha dei costi troppo elevati, ma in realta' "tutta la
medicina moderna tende all'approccio della personalizzazione, e
il primo passo e' dunque proprio il riconoscimento delle
differenze. La medicina di genere, tuttavia - ha proseguito -
sta cominciando a prendere possesso dei tavoli decisionali,
perche' questo non e' un fattore politico ma scientifico, e c'e'
il diritto delle donne ad essere curate cosi' come gli uomini".
Lorenzin ha quindi annunciato che l'Italia portera' il tema
della salute della donna al prossimo G7 dei ministri della
Salute in programma a Milano il prossimo novembre. Molto pero',
ha evidenziato, "e' stato fatto in relazione alla promozione
della salute della donna anche nei nuovi livelli di assistenza:
dai nuovi screening gratuiti per le donne in gravidanza - ha
ricordato il ministro - al riconoscimento di patologie come
l'endometriosi, che solo in Italia colpisce 300 mila donne".
Il punto, ha quindi rilevato Lorenzin, e' che "se oggi le
donne vivono di piu', e' anche vero che vivono tali anni male e
in modo peggiore rispetto ad altri Paesi; cio' per i carichi di
lavoro al femminile ma anche perche' le donne tendono a non
prendersi cura di se' stesse, come piuttosto degli altri o della
famiglia". Quindi, ha concluso, "bisogna lavorare di piu'
proprio sulla prevenzione, anche con progetti mirati alle donne
anziane e prevedendo percorsi di prevenzione oltre che di
riabilitazione".
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