Le anime friulana, slovena e austriaca si fondono da sempre nei sapori della cucina tipica di Gorizia, emblema del suo essere terra di frontiera. E' proprio dal nucleo storico delle cucine tipiche di Italia, Slovenia e Austria che 16 anni fa è nata "Gusti di Frontiera", diventata ormai la kermesse enogastronomica più grande del Triveneto.
In quattro giorni di manifestazione - l'edizione 2019 si terrà dal 26 al 29 settembre - visitatori proveniente da ogni parte d'Italia e anche da oltre confine possono compiere letteralmente il Giro del Mondo tra i sapori di oltre 40 Paesi di tutti e 5 i continenti.
Il mappamondo del gusto ruota intorno agli stand allestiti nelle piazze e nelle vie della città, "ribattezzati" nei borghi geografici dei sapori. Dagli ormai più tradizionali Borgo Italia, Borgo Friuli Venezia Giulia, Borgo Austria e Borgo Balcani, con le immancabili pljeskavice, si arriva fino a Borgo Oriente, con gli stand di falafel e kebab serviti da Israele o, solo per citare alcuni esempi, a quelli indiani caratterizzati dal profumo delle spezie.
Toccata quota 850 mila visitatori, con un gran successo dello stand australiano con carne di canguro - novità dell'edizione 2018 - la kermesse che negli anni passati è stata il "precursore dell'Expo", osserva l'assessore comunale ai Grandi eventi Arianna Bellan, è pronta a stupire i visitatori per l'edizione 2019 con una nuova prima assoluta: la creazione di borgo Africa, in cui concentrare tutti gli stand dei Paesi che finora erano stati presenti solo con alcuni singoli espositori.
La manifestazione si completa con una serie di eventi culturali organizzati nel corso della kermesse, intorno al Salotto del Gusto, uno spazio in cui dialogare con illustri ospiti del settore sulla cultura del cibo.
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