Comune cittadino alla ricerca di tranquillità, appassionato della natura, amante del campeggio o fotografo: a Barcis qualunque tipo di viaggiatore trova una risposta alle proprie esigenze. Il protagonista è sicuramente il lago Aprilis, un bacino artificiale dalle tinte brillanti, che cattura lo sguardo dall'uscita dell'ultima galleria che buca le montagne e lo trattiene magneticamente fino alla foce del torrente che in esso si tuffa.
L'abitato di Barcis, che ospita appena duecentocinquanta anime ed è il più piccolo dell'intera provincia di Pordenone, si specchia direttamente nelle acque del lago. È stato quasi interamente ricostruito di recente, nonostante l'insediamento possa vantare una storia pluricentenaria, perché il fuoco dei nazisti lo divorò, appiccato per rappresaglia verso i partigiani, nel 1944.
Poco prima del paese, arrivando da Montereale e dalla pianura friulana, si può facilmente accedere a un'area camping e a un posteggio per camper, entrambi molto attrezzati e diventati punti di riferimento per amanti del plein air di mezza Europa. I più esperti appassionati di montagna potranno perdersi nella vicina foresta del Prescudin, 1.650 ettari incontaminati di forme di vita prealpine. Per tutti gli altri, le sponde del lago sono costellate di attività.
Ci si può divertire in un'escursione in canoa canadese sul lago, un'impresa alla portata di tutti, oppure passeggiare lungo il sentiero del Dint fino alla skywalk, punto panoramico mozzafiato a precipizio sul lago. Lasciandosi il bacino verde smeraldo alle spalle, ci si inoltra nella forra del Cellina, una gola scavata nei millenni dal torrente omonimo. La strada che serpeggia nel canyon si può percorrere a piedi o a bordo del trenino della Valcellina: comunque ci si arrivi, un ponte tibetano, sospeso sul fiume, regala una vista inedita sulla forra: uno spettacolo. Il ponte si può attraversare tranquillamente e in tutta sicurezza, grazie alla sorveglianza e al supporto logistico - è obbligatorio un caschetto protettivo - delle guide del Parco naturale delle Dolomiti Friulane. La Riserva Forra del Cellina, il cui simbolo è il merlo acquaiolo, tutela un habitat che, per singolarità geologica e bellezza paesaggistica, ha pochi eguali. I due ingressi della gola sono "sorvegliati" da altrettante osterie, nelle quali fermarsi per assaporare prodotti tipici introvabili altrove, la Pitina su tutti.
Il periodo ideale per visitare il lago e la vallata che lo culla è certamente l'estate: magari nella notte di San Giovanni, il 23 giugno, per vedere le erbe magiche che secondo il folklore locale scacciano le streghe. E per chi non riuscisse a prendere parte alla notte incantata, tra concerti, esposizioni, mercatini, iniziative legate al territorio e gare di motonautica - ogni anno fa tappa perfino il Campionato Mondiale - sul lago a Barcis c'è sempre qualcosa di interessante da fare.
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