BARCIS (PORDENONE) - "Sale per l'ampia valle e si diffonde / lento ed eterno il mormorio del fiume / che passa. Al fondo d'una conca verde / Barcis riposa (...)". Così Giuseppe Malattia della Vallata descriveva, nel 1905, il paesello natio. Oggi la sua figura viene celebrata con il premio a lui intitolato, un noto concorso per opere inedite di poesia. A rafforzare l'interesse di quest'area per le lettere c'è anche un altro premio, il Cavallini, istituito da Vittorio Sgarbi nel 1996. Il critico d'arte, cittadino onorario di Barcis, ha intitolato il premio alla memoria della madre Rina e degli zii Bruno e Romana. "Il Premio Cavallini è un derivato del Malattia della Vallata - ha scritto Vittorio Sgarbi - con Gaio Fratini, primo premiato, a cui sono seguiti in oltre 20 anni, importanti esponenti del mondo della cultura contemporanea nei vari campi del sapere, dalla letteratura alla ricerca scientifica, dalla musica al teatro, tra i più conosciuti in Italia e in Europa". Riconoscimenti di cui sono stati insigniti, tra gli altri, Mauro Corona, Claudio Magris, Boris Pahor, Lucio Dalla, Alice, Roberto Vecchoni, e, per l'edizione 2018, Michele Ainis, Ermanno Cavazzoni, Piera Degli Esposti e Morgan.
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