TRIESTE - Trieste nasce sul mare, ma bastano pochi minuti per arrivare a oltre 300 metri di altezza sul Carso, un territorio caratterizzato dalla roccia calcarea e meta per i triestini di escursioni e di fuga dal calore estivo. Il tipo di terreno è stato nel corso dei millenni modellato dalle piogge tramite il "carsismo" un'attività chimica generata dal contatto dell'acqua sulle rocce calcaree. Questo fenomeno ha dato origine a doline e grotte in cui scorrono anche fiumi importanti come l'Isonzo o il Vipacco.
Tre sono le grotte più importanti del capoluogo giuliano, quella più grande è la Grotta Gigante, visitabile tutto l'anno e con la sala naturale più grande del mondo.
Le Torri di Slivia sono invece caratterizzate da imponenti formazioni stalagmitiche e hanno uno sviluppo lineare di 554 metri. Sono visitabili ad orari fissi (informazioni al numero 3383515876) solamente in parte, la prima discesa vi porterà fino a 70 metri di profondità, per arrivare a 101 metri bisogna essere speleologi esperti.
Ha una storia antica e particolare anche l'abisso di Padriciano, non tanto per la sua conformazione, una serie di lunghi pozzi di altezza variabile, quanto perché è stata fino al 1925 la grotta più profonda conosciuta al mondo. In fondo, a meno 329 metri, scorre il Timavo che normalmente si trova a 12 metri sul livello del mare. La visita è riservata solo ad esperti speleologi.
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