AQUILEIA (UDINE) - Il turista o il pellegrino che arriva ad Aquileia, già in lontananza, viene colpito dalla statuaria e imponente forma del campanile della basilica. E la tutela e la valorizzazione della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e ai martiri aquileiesi sono i compiti fondamentali della Fondazione Società per la conservazione della basilica di Aquileia (Socoba) voluta dall'arcidiocesi di Gorizia. Socoba oggi sovrintende non solo alla parte religiosa che fa riferimento allo storico edificio, ma anche alle altre manifestazioni di contorno, come i Concerti in basilica e altri incontri culturali e di approfondimento religioso. Socoba ha anche la responsabilità della gestione delle due cripte della basilica - la cripta degli scavi e la cripta degli affreschi - del Battistero, che si trova proprio davanti alla porta d'ingresso dell'imponente edificio, e, appunto, del campanile, il secondo per altezza del Friuli Venezia Giulia. La basilica è senza dubbio l'edificio storico di Aquileia meglio conservato e di gran lunga quello più visitato. Ogni anno sono migliaia i pellegrini e i turisti che dalle passerelle ammirano il tappeto musivo più ampio e importante dell'Alta Italia. Una sorta di bibia pauperum giunta praticamente intatta fino a noi dall'epoca costantiniana (313 d.C.). In particolare il ciclo del profeta Giona, inghiottito dal mostro marino per aver disobbedito all'imperativo di Dio, rigettato sulla terra e infine dormiente sotto una amena pergola. Significativi anche i mosaici del Buon pastore e della lotta tra il gallo e la tartaruga, simbolo del trionfo del bene (la luce) sul male (l'oscurità). Imponente, infine, l'affresco absidale con Maria in trono attorniata dai martiri della prima chiesa Aquileiese prima dell'editto di Teodosio.
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