AQUILEIA (UDINE) - Nessun paese in Friuli Venezia Giulia ha saputo sfornare tanti campioni per la serie A e le serie minori come Aquileia. Difficile capire i perché di tanto talento e di tale successo, ma da sempre la città romana ha avuto un settore giovanile di primissimo livello al quale sono venute ad attingere tantissime società di A. Nella massima serie del calcio italiano hanno giocato Paride Tumburus (Bologna), Glauco Tomasin e Walter Franzot (entrambi nella Roma), Luigi del Neri (Ferrara e poi altre prestigiose società di serie A), tutt'ora attivo come allenatore, per finire con i 'nostrani' Giacomo Delbianco, Francesco Rigonat e Giuseppe Brach lanciati in serie A dalla Triestina e dall'Udinese. Insomma un record davvero invidiabile che unitamente ai tanti talenti che si sono fermati in serie C o in B fanno di Aquileia una specie di 'società' modello ancora oggi invidiata e imitata anche a livello nazionale. Ai successi calcistici della cittadina romana hanno senza dubbio contribuito lo storico presidente Ermes Scaramuzza e lo storico allenatore e poi dirigente Oddone (Ciso) Padovan. Al giorno d'oggi, con i tempi e le regole 'dettati' dalla Bosman, tuttavia, un simile successo autarchico, per giunta in un paese di poche migliaia di persone, sarebbe impensabile.
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