"Mi suscitano perplessità le
proposte per la riorganizzazione di Aifa: se la riforma sarà
approvata si aprirà, tra gli altri, il tema del riposizionamento
del Centro di Coordinamento Nazionale dei Comitati Etici, che
qualora diventasse esclusivamente di competenza di Aifa farebbe
emergere pesantemente l'aspetto centrato sul farmaco a scapito
delle moltissime altre azioni ad esso ascritte, che richiedono
competenze di giudizio e assunzione di responsabilità". Ad
affermarlo è Rosaria Iardino, presidente Fondazione The Bridge.
"Ritengo - prosegue Iardino - che il Centro di Coordinamento
Nazionale dei Comitati Etici non si debba intendere come un
ambito inserito tra le funzioni di AIFA, ma vada visto nella sua
interezza e complessità e riferito ad altre istituzioni. Con
l'entrata in vigore del regolamento 536/2014 dovrebbe infatti
accentuarsi l'indipendenza del Centro di Coordinamento da AIFA e
quindi qualsiasi riforma che si intendesse adottare, dovrebbe
aumentare e non diminuire tale indipendenza".
"Pensare che la stessa Agenzia che si occupa di negoziazione
e valutazione dei dossier sulla rimborsabilità dei farmaci -
conclude la presidente Fondazione The Bridge - sia anche la
stessa che si occupa del monitoraggio della sperimentazione e
dell'approvazione degli studi clinici, farebbe sorgere un enorme
conflitto di interessi. Mi auguro dunque che questa proposta di
riforma possa coniugare sempre l'interesse pubblico ad avere
persone meritevoli e competenti con l'indipendenza del Centro di
Coordinamento in una logica di collaborazione tra enti che
necessitano di collaborazione nell'esercizio delle reciproche
funzioni".
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