Ha sottratto quasi 80 mila euro
alle due scuole del Pordenonese di cui era direttore dei servizi
amministrativi: per questa ragione un dipendente pubblico è
stato denunciato per peculato e falsità materiale in atti
pubblici. Il Gip del Tribunale di Pordenone ha disposto il
sequestro per equivalente per circa 36 mila euro.
Secondo l'accusa, l'uomo, attraverso la creazione di falsi
mandati di pagamento o rimborsi a suo nome, molte volte
perfezionati sottraendo ed utilizzando il dispositivo di "firma
digitale" del Dirigente di riferimento, si era appropriato
indebitamente di quasi 80.000 euro, stanziati dal Ministero
dell'Istruzione per il funzionamento dei due enti scolastici.
Le attività investigative sono state condotte nell'arco di
circa un anno.
In una prima fase delle indagini, delegate dall'Autorità
Giudiziaria alla Compagnia delle Fiamme Gialle di Pordenone, è
stato riscontrato come, negli anni dal 2018 al 2019 , il
dipendente pubblico avesse fraudolentemente predisposto, nelle
due scuole nelle quali operava, complessivamente 20 mandati di
pagamento a suo favore per circa 48.500 euro, riuscendo a
"confonderli", attraverso false registrazioni, nelle scritture
contabili degli enti di cui, peraltro, visto il ruolo ricoperto,
ne era il responsabile.
A fronte di tali iniziali accertamenti, il Giudice per le
Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero ha
emesso, quindi, un provvedimento di sequestro preventivo,
finalizzato alla confisca, per l'importo di 35.700 euro, pari
alle restanti sottrazioni, nei confronti dell'indagato.
Ulteriori approfondimenti, disposti dall'autorità giudiziaria
sull'operato del dipendente pubblico, hanno consentito,
successivamente, di scoprire altri 13 mandati illeciti
predisposti dall'indagato in altre annualità, rideterminando in
79.300 euro la somma complessiva di cui lo stesso si è
illecitamente impossessato. Il fascicolo è stato tramesso alla
Corte dei Conti per verificare il danno erariale causato.
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